Il Dax chiude la settimana con una sconfitta | I guadagni di venerdì non aumentano significativamente l'indice (96 caratteri)
Importanti novità sugli indici azionari: il Dax raggiunge nuovamente i 18.000 punti nonostante il riferimento ai dati del mercato del lavoro americano. In che modo ciò influisce sul mercato? Per saperne di più.

Il Dax chiude la settimana con una sconfitta | I guadagni di venerdì non aumentano significativamente l'indice (96 caratteri)
Venerdì il Dax ha registrato aumenti di prezzo, che però non sono stati sufficienti a compensare il risultato settimanale complessivamente deludente. Nonostante un aumento dello 0,59%, l'indice principale tedesco ha chiuso a 18.001,60 punti e ha perso lo 0,9% sulla settimana. In confronto, venerdì l'MDax ha guadagnato lo 0,18% e ha raggiunto i 26.300,82 punti.
I dati del mercato del lavoro statunitense per aprile sono stati deludenti, con una crescita occupazionale inferiore alle attese e un leggero aumento del tasso di disoccupazione. Nonostante i primi sospetti che la Federal Reserve potesse prendere in considerazione la possibilità di tagliare i tassi d'interesse, l'indice dei direttori degli acquisti (ISM) ha risposto con un aumento inaspettato, smorzando questa aspettativa.
Grazie agli obiettivi annuali ottimistici, le azioni Henkel sono salite ai livelli più alti degli ultimi due anni, con particolare importanza attribuita all'aumento delle vendite e degli obiettivi di margine da parte del Consiglio Direttivo. Venerdì le aziende della difesa come Rheinmetall, Hensoldt e Renk si sono riprese dalle perdite precedenti, aumentando tra il 4,7 e il 7,7%.
Daimler Truck ha invece registrato un calo del prezzo delle azioni di quasi il 4% a causa delle informazioni sullo sviluppo difficile in Europa. Nell'MDax, Sixt e Aurubis hanno ottenuto risultati negativi, con obiettivi annuali limitati e un voto di vendita che ha causato un calo delle azioni Sixt del 12,7% e di Aurubis dell'11%.
A livello europeo l'EuroStoxx è salito dello 0,6%, così come le Borse di Parigi e Londra. Negli USA anche i mercati azionari hanno registrato guadagni, recentemente il Dow Jones Industrial è salito dell'1,2%. L'euro è salito temporaneamente sopra 1,08 dollari prima di stabilizzarsi a 1,0772 dollari. Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, il rendimento corrente è sceso mentre l'indice obbligazionario Rex è leggermente salito.