L'indice azionario tedesco (Dax) raggiunge il massimo storico: gli esperti finanziari analizzano l'impatto sugli investitori
Secondo il rapporto di www.zeit.de, l'indice azionario tedesco (Dax) ha raggiunto il massimo storico di 16.731,66 punti. Questo record è stato stabilito solo pochi giorni fa quando il Dax è salito a 16.533,87 punti. Il DAX misura la performance delle 40 maggiori società quotate ed è aumentato del 9,5% solo nel mese di novembre. Dal minimo di ottobre, vicino al minimo annuale di marzo, l'aumento attuale è superiore al 13%. L'aspettativa che le banche centrali dell'Eurozona e degli Stati Uniti non pianifichino ulteriori aumenti dei tassi di interesse e che probabilmente verranno apportati dei tagli nel 2024 è stata un importante punto di forza per gli investitori...

L'indice azionario tedesco (Dax) raggiunge il massimo storico: gli esperti finanziari analizzano l'impatto sugli investitori
Secondo un rapporto di www.zeit.de, l'indice azionario tedesco (Dax) ha toccato il massimo storico di 16.731,66 punti. Questo record è stato stabilito solo pochi giorni fa quando il Dax è salito a 16.533,87 punti. Il DAX misura la performance delle 40 maggiori società quotate ed è aumentato del 9,5% solo nel mese di novembre. Dal minimo di ottobre, vicino al minimo annuale di marzo, l'aumento attuale è superiore al 13%.
L'aspettativa che le banche centrali dell'Eurozona e degli Stati Uniti non pianifichino ulteriori aumenti dei tassi di interesse e che probabilmente verranno apportati dei tagli nel 2024 è stata un importante punto di forza per gli investitori nelle ultime settimane. Il calo dei tassi d'interesse è stato visto come un segnale di un'imminente ripresa economica, soprattutto dopo che anche il tasso di inflazione è sceso sensibilmente.
In precedenza l’inflazione era stata innescata, tra l’altro, dall’aumento dei prezzi dell’energia a seguito della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina nel febbraio 2022. Ora l’inflazione è diminuita significativamente anche nella zona euro. A novembre i prezzi al consumo erano solo del 2,4% superiori al livello dello stesso mese dell'anno prima.
Gli eventi recenti indicano uno sviluppo positivo del mercato azionario, che può essere interpretato anche come una reazione al calo dei tassi di inflazione e alla prospettiva di tassi di interesse più bassi. L'aspettativa di una ripresa economica derivante da questi sviluppi potrebbe favorire un'ulteriore crescita del mercato azionario.
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