L’Iran attacca Israele: escalation in Medio Oriente?
Il giornalista dell'ARD critica l'ingenua dichiarazione di Baerbock sull'escalation in Medio Oriente. Gli esperti discutono. Analisi del conflitto iraniano-israeliano. La strategia europea sull’Iran è messa in discussione.

L’Iran attacca Israele: escalation in Medio Oriente?
L'escalation in Medio Oriente ha suscitato scalpore con l'attacco della Guardia rivoluzionaria islamica contro obiettivi in Israele. Questo attacco diretto è stato percepito come la rottura di un tabù, anche se la maggior parte dei missili e dei droni sono stati intercettati. Resta da vedere la reazione di Israele a questo incidente. In una trasmissione, la giornalista dell'ARD Caren Miosga ha espresso preoccupazione per la situazione e ha discusso le implicazioni con vari esperti.
Natalie Amiri ha osservato che l'attacco faceva parte di una tattica di logoramento da parte dell'Iran per evitare un'escalation. L'esperto di Medio Oriente Guido Steinberg ha confermato che l'Iran ha voluto dimostrare la sua determinazione con gli attacchi, soprattutto ai sostenitori della linea dura della Guardia rivoluzionaria. Ha sottolineato che l'Iran non è interessato ad una grande guerra, ma vuole piuttosto inviare messaggi strategici.
La discussione nello show si è concentrata anche sull'efficacia della strategia iraniana, in particolare in relazione alla questione nucleare. Le critiche alla politica del governo tedesco sono state chiare, accusandolo di essere troppo indulgente nei confronti dell'Iran. Il giornalista Amiri ha sottolineato che non vi sono state conseguenze, nonostante il regime di Teheran sia sempre più radicalizzato.
Un punto controverso è stata la critica di Caren Miosga ad Annalena Baerbock riguardo alle sue dichiarazioni sulla guerra di Gaza. Miosga ha definito ingenuo l'approccio di Baerbock e ha sottolineato che il processo di pace non inizierà con il disarmo di Hamas, ma solo quando l'influenza di Teheran sarà contenuta. La discussione ha inoltre evidenziato che il ruolo degli Stati Uniti nella regione sembra perdere importanza, il che sta cambiando le dinamiche in Medio Oriente.
Nonostante le prospettive cupe, si sono diffuse voci ottimistiche riguardo all’attiva società civile iraniana che lavora per la democrazia e la libertà. La speranza risiede in un possibile indebolimento del sistema della Repubblica islamica attraverso le continue proteste e la voglia di cambiamento della popolazione.