Le borse giapponesi sono in rialzo, quelle cinesi sono in rosso
Lo yen tocca il livello più basso dal 1990: le borse giapponesi beneficiano della debolezza valutaria. Tuttavia, i mercati cinesi sono in rosso. L'indice Nikkei chiude in rialzo dello 0,9%. Sviluppi interessanti nell'economia asiatica. #Yen #Nikkei #Borsa

Le borse giapponesi sono in rialzo, quelle cinesi sono in rosso
Lo yen è sceso al livello più basso dal 1990, riflettendosi nella performance positiva delle azioni giapponesi. Gli esperti finanziari della Deutsche Bank hanno attribuito il rialzo del mercato di Tokyo alla debolezza dello yen, che ha temporaneamente toccato il minimo da 34 anni. Questo calo è il risultato delle dichiarazioni di Naoki Tamura, membro della Banca del Giappone, che ha invitato ad un approccio cauto nella normalizzazione della politica monetaria. La debolezza della valuta locale avvantaggia l'economia giapponese orientata all'export, il che si riflette in un rialzo dello 0,9% dell'indice Nikkei-225 a 40.762,73 punti.
Le borse cinesi hanno invece registrato un andamento negativo. L'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell'1,26% a 16.408,36 punti. I titoli tecnologici sono finiti sotto pressione a causa delle perdite delle azioni Nvidia. Gli investitori sono rimasti delusi dalla decisione di Alibaba di ritardare l'IPO della sua divisione logistica, e i risultati di BYD dello scorso anno hanno deluso le aspettative. L'indice CSI 300 dei principali titoli azionari della Cina continentale è sceso dell'1,16% a 3.502,79 punti. In Australia, invece, l'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,51% a 7819,61 punti poiché l'aumento dell'inflazione a febbraio è stato leggermente inferiore al previsto.