Il lavoro nero è in forte espansione: il 91% dei collaboratori domestici non sono registrati!
In Germania sempre più collaboratrici domestiche lavorano illegalmente, il che porta ad un aumento del 15% dell’economia sommersa. Una soluzione sono gli incentivi legali.
Il lavoro nero è in forte espansione: il 91% dei collaboratori domestici non sono registrati!
In Germania il lavoro nero e l’aiuto domestico illegale sono all’ordine del giorno. Uno studio attuale dell'Istituto tedesco per l'economia (IW) mostra dati allarmanti: oltre il 90% dei collaboratori domestici lavora senza registrazione ufficiale. Una tendenza preoccupante che continua, perché nel 2024 il numero di colf registrati è sceso a sole 246.700 circa, un calo del 4,5% rispetto all’anno precedente, secondo il rapporto Segnalazione dell'IW rivelato.
Il fatturato derivante dal lavoro sommerso nel settore delle collaborazioni domestiche è invece in forte aumento: da circa 9,8 miliardi di euro nel 2022 a circa 11,4 miliardi di euro nel 2024, il che corrisponde a un aumento del 15%. Ciò non riguarda solo la situazione giuridica: in media, le colf interessate ricevono tra i 15 e i 25 euro l’ora, mentre le famiglie che utilizzano questi servizi hanno un reddito familiare netto più elevato, pari a circa 4.300 euro. il gruppo giornalistico Funke riportato.
Un sistema nell’economia sommersa
Gli incentivi per l’occupazione legale sono deboli e gli ostacoli burocratici scoraggiano molte famiglie. Mentre paesi come la Svezia offrono incentivi fiscali fino al 50%, i politici tedeschi hanno ancora molto da fare per ridurre il tasso di lavoro sommerso. Grande è anche l’incertezza per le colf: senza registrazione non hanno diritto alla continuazione del pagamento del salario in caso di malattia o ferie e non sono assicurate contro gli infortuni. Gli esperti chiedono urgentemente un ripensamento e l’introduzione di soluzioni semplici come i modelli di voucher, al fine sia di ridurre il lavoro sommerso che di promuovere l’occupazione legale.