La Germania come piazza economica in pericolo: la migrazione industriale è iniziata!

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La Germania sta affrontando una crisi economica con le aziende che emigrano all’estero. Costi elevati e burocrazia mettono a rischio la sede.

La Germania come piazza economica in pericolo: la migrazione industriale è iniziata!

La Germania sta affrontando una grave crisi economica, aggravata da una combinazione di alti costi energetici, ostacoli burocratici e mancanza di investimenti. Questi fattori riducono notevolmente l’attrattiva della località, il che porta molte aziende a trasferire i propri impianti di produzione all’estero. Secondo un rapporto di Mercurio la coalizione semaforo (SPD, Verdi, FDP) ha fallito di fronte ai problemi economici. Dirk Jandura, presidente dell'Associazione federale del commercio all'ingrosso, del commercio estero e dei servizi (BGA), ha affermato che questo esodo è già iniziato e ha descritto la situazione come una dichiarazione di fallimento per la piazza economica tedesca.

Sono particolarmente colpite le industrie ad alta intensità energetica come l’ingegneria meccanica, la chimica e i metalli. Aziende come BASF hanno già iniziato a spostare miliardi di investimenti in Cina invece di investire in Germania. Forte Settimana degli investimenti La classe media è sempre più sotto pressione e lotta per la sopravvivenza. Marie-Christine Ostermann, presidente di un'associazione di imprenditori familiari, mette in guardia contro un aumento del numero di imprese che lasciano il Paese se non si avvia rapidamente una svolta economica.

Cause della migrazione

I prezzi elevati dell’elettricità e del gas sono considerati i maggiori ostacoli alla competitività, poiché le industrie ad alta intensità energetica in Germania devono pagare prezzi elevati. Peter Adrian, presidente della Camera di commercio e dell'industria tedesca (DIHK), parla di perdita di fiducia tra le aziende tedesche. Il DIHK segnala anche un calo degli investimenti, che sono circa sei punti percentuali al di sotto del livello pre-Corona. Un terzo delle aziende prevede di ridurre i propri investimenti.

La burocrazia e la moltitudine di requisiti normativi mettono a dura prova le aziende. L’associazione digitale Bitkom chiede misure di sostegno politico mirate per affrontare queste sfide, compresa la riduzione della burocrazia e un’offensiva di digitalizzazione. Anche la carenza di lavoratori qualificati, in particolare nel settore informatico, è vista come un problema serio che limita ulteriormente la competitività delle aziende tedesche.