Nord Stream: il tribunale autorizza la ripartenza: speranza per le consegne di gas!
Il tribunale cantonale di Zugo consente alla società di gestione Nord Stream di continuare a lavorare mentre il futuro delle forniture di gas rimane incerto.
Nord Stream: il tribunale autorizza la ripartenza: speranza per le consegne di gas!
La società che gestisce il gasdotto Nord Stream ha scongiurato il pericolo di insolvenza. Una decisione decisiva del tribunale cantonale di Zugo consente all'azienda di continuare ad operare. Se la società fosse fallita, ciò avrebbe significato perdere la licenza di esercizio dell'oleodotto. Ora è teoricamente possibile la riparazione e la rimessa in servizio del gasdotto, il che potrebbe avere un potenziale impatto sulle forniture di gas dalla Russia.
Forte Messa a fuoco Un investitore statunitense, Stephen P. Lynch, ha espresso interesse, il che rende teoricamente possibile la ripresa delle forniture di gas alla Germania e all'Europa. Prima del conflitto in Ucraina, quantità significative di gas russo fluivano verso la Germania attraverso il gasdotto Nord Stream, ma questo flusso era notevolmente limitato a causa della guerra. In particolare, tre dei quattro tubi furono distrutti in un atto di sabotaggio nel settembre 2022, mentre i responsabili di questo incidente non sono ancora chiari.
Situazione finanziaria della società operativa
Per stabilizzare la propria situazione finanziaria la società operativa ha concluso un accordo di ristrutturazione del debito con importanti creditori, tra cui anche il fornitore energetico tedesco nazionalizzato Uniper. Uniper è posseduta al 99,12% dalla Repubblica Federale Tedesca. Nell'ambito di questo contratto vengono risarciti anche i piccoli creditori, come ad esempio i posatubi.
Sulla crisi aziendale grava ulteriormente la situazione della Nord Stream 2 AG. Questo deve affrontare un ultimatum e deve pagare i piccoli creditori entro una certa data per evitare il fallimento. La società è in procedura di successione e ha fatture in sospeso relative alla costruzione dell'oleodotto, il che complica ulteriormente la difficoltà di mantenere i suoi mezzi di sostentamento. Secondo quanto riportato dai media, l'amministratore Transliq avrebbe già effettuato i primi pagamenti.
Futuri approvvigionamenti di gas e cambiamenti del mercato
La situazione per quanto riguarda le forniture di gas dalla Russia resta tesa. Nonostante le incertezze, nel 2024 le importazioni di gas dalla Russia sono aumentate del 18% rispetto all’anno precedente. Italia, Repubblica Ceca e Francia acquistano sempre più gas da fonti russe. Ciò eserciterà una certa pressione sui contratti di fornitura esistenti dell’Europa e sulle future strategie del gas. Molti paesi europei intendono diventare indipendenti dal gas russo entro il 2027.
L’impatto della guerra in Ucraina ha portato a un calo significativo della quota di gas naturale russo nelle importazioni di gas europeo. Prima della guerra la Russia forniva fino al 45%, mentre attualmente la quota è pari al 19%. Le consegne di gas attraverso l’Ucraina sono state interrotte all’inizio del 2025, costando alla Russia circa 6 miliardi di dollari all’anno in entrate e lasciando all’Ucraina circa 1 miliardo di dollari in tasse di transito.
Considerate queste sfide, nel complesso il futuro dei gasdotti Nord Stream e delle imprese collegate nel Canton Zugo resta incerto. La ministra dell'economia Katherina Reiche è impegnata ad aumentare l'utilizzo del gas e chiede anche la costruzione di nuove centrali elettriche a gas. Le vostre misure potrebbero essere cruciali per il futuro approvvigionamento energetico in Germania e in Europa.