Thyssenkrupp in crisi: ristrutturazioni radicali e licenziamenti di massa sono imminenti!
Thyssenkrupp sta pianificando una ristrutturazione radicale con estesi licenziamenti e un riallineamento della divisione acciaio entro il 2025.
Thyssenkrupp in crisi: ristrutturazioni radicali e licenziamenti di massa sono imminenti!
Thyssenkrupp sta pianificando una ristrutturazione di vasta portata che potrebbe cambiare radicalmente il futuro del gruppo. L'amministratore delegato Miguel Lopez punta alla trasformazione in una holding, che comporterà massicci tagli di posti di lavoro e la vendita di specifiche aree di business. Secondo un articolo del quotidiano “Bild”, ciò potrebbe portare alla fine alla dissoluzione pratica dell’azienda tradizionale, che ha più di 200 anni e che recentemente impiegava più di 98.000 persone ( Messa a fuoco ).
Gli addetti ai lavori riferiscono che oltre il 50% della forza lavoro, ovvero più di 49.000 dipendenti, potrebbe essere interessato dai licenziamenti. La riconversione pianificata potrebbe costare fino al 70% delle attuali vendite annuali, sottolineando la necessità di un nuovo inizio radicale.
Ristrutturazione della divisione acciaio
Un elemento centrale della ristrutturazione è la divisione acciaio, responsabile di un fatturato di oltre 12 miliardi di euro. Questa divisione, che impiega 16.000 persone, è sotto pressione a causa della sovraccapacità e della concorrenza delle importazioni a basso costo dall'Asia. In risposta, Thyssenkrupp prevede di ridurre la capacità produttiva da 11,5 milioni di tonnellate a circa 8,7-9 milioni di tonnellate ( notizie quotidiane ). Una parte fondamentale di questa riduzione di capacità è la separazione da Hüttenwerke Krupp Mannesmann (HKM).
Nel caso in cui la vendita delle azioni HKM non fosse possibile, i responsabili stanno valutando scenari di chiusura amichevole. Questo passo radicale è accompagnato dalla chiusura di un'altra sede a Kreuztal-Eichen, con la perdita del posto di lavoro di 500 dipendenti. In totale, Thyssenkrupp prevede di tagliare circa 11.000 posti di lavoro nel settore dell'acciaio entro il 2030, di cui 5.000 verranno eliminati attraverso adeguamenti della rete di produzione e 6.000 attraverso possibili spin-off o vendite.
Interessati i settori amministrazione e fornitori automobilistici
Oltre alla divisione acciaio, anche i costi amministrativi rappresentano un grosso problema. La sede centrale dell'azienda a Essen verrà ridotta da 500 a circa 100 dipendenti, anche questo rientra nel piano di disboscamento. Nemmeno la divisione dei ricambi auto verrà risparmiata, con parti dell’attività destinate a essere vendute o chiuse, lasciando solo un “buccio” della divisione.
Date le condizioni di mercato prevalenti, Thyssenkrupp è costretta ad adottare misure drastiche per creare prospettive a lungo termine per i restanti dipendenti. Il portavoce del consiglio d'amministrazione Dennis Grimm sottolinea la responsabilità dell'azienda in questo difficile processo di trasformazione. Ulteriori colloqui con gli organi di vigilanza e i rappresentanti dei dipendenti sono già stati annunciati e hanno lo scopo di sostenere i dipendenti interessati in questo periodo turbolento.