Separazione in vista? 6 consigli per le coppie sposate per pianificare saggiamente!

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Le coppie sposate dovrebbero considerare i punti importanti durante la separazione: trasloco, mantenimento, risarcimento e norme legali.

Separazione in vista? 6 consigli per le coppie sposate per pianificare saggiamente!

La decisione di separarsi è spesso accompagnata da sfide emotive oltre che legali. Le coppie che si trovano in questa fase difficile dovrebbero tenere a mente alcuni punti chiave per evitare complicazioni successive. Una buona pianificazione e una regolamentazione tempestiva sono cruciali La voce della gente riportato.

Un passo importante è **pianificare il trasloco**. Se uno dei partner lascia l'appartamento condiviso, un trasloco spontaneo può garantire il diritto di utilizzo dell'immobile al restante partner. Per poter successivamente reclamare l'appartamento, la persona che se ne va deve dichiarare entro sei mesi che intende ritornare. Dato il mercato immobiliare ristretto, ti consigliamo di cercare un appartamento in anticipo. Va inoltre notato che quando si esce di casa potrebbe essere dovuta una tassa sulla speculazione.

Documenti e reclami importanti

Quando si parte, è consigliabile portare con sé i **documenti personali** e portare con sé documenti importanti come carta d'identità e documenti pensionistici. Un altro aspetto da non trascurare è la richiesta di **manutenzione**. Il mantenimento della separazione deve essere richiesto attivamente per evitare pagamenti retroattivi. Le coppie possono richiedere un importo specifico o emettere un promemoria passo passo per registrare la loro richiesta.

Inoltre, le coppie hanno la possibilità di **detrarre il mantenimento dalle tasse**. Il mantenimento per i partner separati o divorziati può essere detratto come onere straordinario o spesa speciale, anche se per entrambe le opzioni valgono requisiti diversi.

Assicurazioni e procure

È anche importante modificare l'**idoneità assicurativa** per evitare che l'ex partner continui a essere elencato come beneficiario. In questo contesto andrebbero revocate anche le **procure** per togliere potere decisionale all'ex partner. Ciò vale in particolare per le procure sanitarie e il testamento biologico.

Un altro componente legale spesso trascurato è il **compenso per l'utilizzo**. Si tratta di una compensazione economica per l'indennità di alloggio di cui gode il coniuge rimasto nell'immobile durante la separazione. Il partner che se ne è andato ha di norma diritto a un'indennità d'uso se deve cercare e finanziare un nuovo alloggio mentre l'altro partner rimane nella proprietà comune senza canone d'affitto. Come il studio legale Hasselbach spiega, la richiesta di risarcimento per l'uso non fa parte del mantenimento o del compenso per i guadagni.

Per poter richiedere l'indennità d'uso devono essere soddisfatte diverse condizioni, tra cui la separazione definitiva dei coniugi e il trasferimento dell'abitazione coniugale al restante convivente. È inoltre importante che il vantaggio abitativo non venga preso in considerazione nel determinare le obbligazioni alimentari. Inoltre, il diritto deve essere fatto valere espressamente e l'importo del risarcimento si basa sul valore locativo oggettivo dell'immobile.

Per evitare controversie dopo il divorzio, l'uso dell'immobile dovrebbe essere chiaramente regolato nel contratto. Un notevole vantaggio per il partner rimasto nell'immobile è che può evitare di pagare l'indennità d'uso offrendo all'ex partner il ritorno nell'immobile.