Borsa americana in rialzo: gli investitori beneficiano di Trump e registrano profitti!
Le azioni americane sovraperformano i mercati globali. Gli esperti discutono se il boom continuerà e quali fattori influenzano lo sviluppo.
Borsa americana in rialzo: gli investitori beneficiano di Trump e registrano profitti!
I mercati azionari statunitensi stanno vivendo un vero e proprio boom che sta stupindo gli investitori di tutto il mondo. Come il NZZ Secondo quanto riportato, negli ultimi anni nessun’altra borsa valori ha creato tanta ricchezza quanto quella americana. Chiunque abbia investito 10.000 dollari in azioni statunitensi nel 2000 potrebbe possedere oggi più di 27.000 dollari, al netto dell’inflazione! In confronto, le azioni europee hanno raggiunto solo un valore di circa 16.000 dollari. Quest'anno l'S&P 500 è già cresciuto del 24%, mentre l'Euro-Stoxx 600 è cresciuto solo del 6%.
Il dominio dei mercati azionari statunitensi è innegabile. Questa superiorità risale all’inizio del XX secolo, quando il mercato azionario statunitense raggiungeva un rendimento reale annuo del 7,0% mentre il resto del mondo raggiungeva solo il 4,9%. Gli analisti di JP Morgan sono ottimisti e credono che le aziende americane continueranno a generare rendimenti superiori alla media anche nei prossimi anni. Grace Peters, che guida la strategia di investimento globale presso JP Morgan, prevede un rendimento a lungo termine del 6,7% per le azioni blue-chip.
Il futuro delle azioni americane
La forza fondamentale dell’economia statunitense è un’altra ragione per la continua tendenza al rialzo. Peters si aspetta una crescita media del prodotto interno lordo del 2,0% per i prossimi dieci anni, mentre per la zona euro si prevede che raggiungerà solo l'1,4%. Le grandi aziende americane sono riuscite ad aumentare i loro margini di profitto a livelli record e sono quindi in grado di espandere ulteriormente il loro ruolo di macchine di profitto.
Tuttavia, le valutazioni delle azioni statunitensi sono elevate. Il rapporto prezzo/utili è 24, mentre le azioni europee sono solo 14. Peters riconosce che queste valutazioni elevate riducono in qualche modo il potenziale di rendimento a lungo termine, ma non vede motivo di preoccuparsi. Le grandi aziende tecnologiche dominano il mercato e hanno una capitalizzazione di mercato che corrisponde all’intera capitalizzazione di mercato dei 27 paesi dell’UE. Questa concentrazione comporta però anche dei rischi per gli investitori, poiché le tre società più grandi – Apple, Microsoft e Nvidia – rappresentano già il 13% dell’indice azionario mondiale.
La risposta dell'Europa al boom
Ma anche l’Europa ha le sue stelle. I cosiddetti titoli Granola, che comprendono aziende come GSK, Roche e Nestlé, sono la controparte dei giganti tecnologici americani. Peters sottolinea che gli investitori non dovrebbero perdere di vista i rischi, in particolare la possibilità di un ritorno dell'inflazione. In questo contesto raccomanda di considerare l'oro come un'aggiunta al portafoglio così come gli investimenti nelle infrastrutture.
L'attuale situazione del mercato è caratterizzata da uno slancio positivo, sostenuto dai tagli dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve americana. La Fed ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, fornendo ulteriore stabilità ai mercati. Ci sono buoni segnali che la tendenza al rialzo delle azioni americane continuerà in futuro NZZ finalmente dichiarato.