Acconti fiscali: chi deve pagare?

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Scoprite come opporvi al pagamento anticipato se siete minacciati di un grosso pagamento aggiuntivo. Leggi subito l'articolo!

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Acconti fiscali: chi deve pagare?

Potrebbero essere necessari pagamenti anticipati se si prevede un elevato rimborso delle imposte. L'ufficio delle imposte può richiedere il pagamento di una prima rata nell'anno fiscale in corso. Ciò ha lo scopo di garantire che non sia dovuto alcun ulteriore pagamento aggiuntivo elevato non appena arriva l'accertamento fiscale annuale. I lavoratori autonomi e gli imprenditori sono spesso particolarmente colpiti da questa normativa, poiché non pagano automaticamente l’imposta sul reddito come i lavoratori dipendenti. Anche alcune coppie sposate delle classi fiscali tre e cinque potrebbero essere interessate a causa delle modifiche alla legislazione fiscale apportate dal Citizens' Relief Act.

L'importo degli acconti è determinato in base al reddito e deve essere effettuato trimestralmente, senza specifiche richieste di pagamento. Sono possibili contestazioni sui pagamenti anticipati, soprattutto se pagamenti speciali imprevisti influiscono sulla situazione fiscale. Se il vostro reddito cambia nel corso dell'anno, è consigliabile presentare all'ufficio delle imposte una richiesta informale di riduzione degli acconti. Tali adeguamenti dovrebbero essere ben giustificati, ad esempio specificando un cambiamento nella classe fiscale o pagamenti di bonus una tantum.

I pagamenti che dovranno essere effettuati verranno automaticamente presi in considerazione e compensati nella successiva dichiarazione dei redditi. In caso di pagamento in eccesso si procederà al rimborso, in caso contrario si dovranno pagare le imposte arretrate. In generale è opportuno che, nonostante i versamenti anticipati, vi sia un pareggio tra gli importi versati e l’effettivo debito fiscale alla fine dell’anno fiscale.