Vendere armi invece di distruggerle? La politica della NRW nella disputa sulla sicurezza!

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La Corte dei conti del Nord Reno-Westfalia raccomanda di vendere le armi confiscate invece di distruggerle. Il Ministero della Giustizia rifiuta.

Vendere armi invece di distruggerle? La politica della NRW nella disputa sulla sicurezza!

La Corte dei conti del Nord Reno-Westfalia propone di vendere le armi confiscate ai criminali invece di distruggerle. Secondo il rapporto di Colonia City-Anzeiger La vendita di armi di valore, come le armi da caccia, potrebbe portare benefici economici risparmiando sui costi o generando entrate. Tuttavia, questa proposta incontra la resistenza del Dipartimento di Giustizia, che non vuole posizionarsi come trafficante d’armi.

Lo sfondo della discussione è l'esame delle camere delle prove traboccanti da parte della Corte dei conti dello Stato. L'attuale processo prevede che le armi confiscate vengano portate allo Stato per il riciclaggio delle armi dopo che le procedure sono state completate e poi distrutte. In totale, ogni anno vengono distrutte tra le 40.000 e le 50.000 armi, comprese armi da fuoco vere e altri oggetti pericolosi. La Corte dei conti dello Stato critica la distruzione di queste preziose armi come antieconomica e sottolinea che la vendita proposta mira solo a consegnarle a persone autorizzate.

Controversie sulla sicurezza e sulle pratiche di sfruttamento

Il Dipartimento di Giustizia ha espresso preoccupazione per il fatto che la vendita di armi potrebbe portare a una distribuzione indesiderata tra la popolazione. Oliver Huth, capo del BDK NRW, sottolinea il problema delle armi manipolate e dubita dell'efficacia del consolidamento del bilancio attraverso le vendite. Un altro attore politico, Werner Pfeil del FDP, sostiene la distruzione delle armi immagazzinate per preservare la sicurezza pubblica.

Gli attuali sviluppi in Baviera gettano ulteriore luce sul problema della vendita di armi. Qui sono indagati diversi agenti della polizia criminale statale bavarese (LKA) di Monaco. Esiste il sospetto che armi e parti di armi destinate allo smaltimento siano state vendute illegalmente, ad es BR.de riportato. Tra le persone colpite ci sono ufficiali di 59, 60 e 66 anni che lavoravano nell'unità centrale di smaltimento delle armi dell'LKA.

Nell'ambito dell'indagine è stato perquisito l'appartamento di un agente che era già finito nel mirino delle autorità disciplinari per le sue dichiarazioni inneggianti alla violenza. Nel corso della perquisizione sono state rinvenute armi decorative e parti di armi che potrebbero essere state precedentemente smaltite dal Dipartimento centrale per il riciclaggio delle armi. La LKA ha migliorato le sue misure di sicurezza dal 2021 dopo un incidente in cui si poteva garantire la vendita al pubblico di una pistola. Tali misure comprendono l'adeguamento delle autorizzazioni di accesso e l'installazione di telecamere di sorveglianza e metal detector.

Il Centro centrale di riciclaggio delle armi è chiuso a causa delle indagini in corso e sono previsti ulteriori controlli di sicurezza da parte di esperti neutrali prima della riapertura per garantire l'integrità del processo.