La Casa Gialla di Laiz: addio dopo 40 anni pieni di storie!

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La Casa Gialla di Laiz chiude dopo 38 anni come alloggio per rifugiati. Conversione in 42 appartamenti quasi completata.

La Casa Gialla di Laiz: addio dopo 40 anni pieni di storie!

Dopo quasi 40 anni, la “Casa Gialla” di Laiz chiude finalmente i battenti. Una festa d'addio, prevista tra due settimane, segnerà la fine di un'epoca in cui l'edificio, costruito intorno al 1900 dalla famiglia ebrea Frank, fungeva da alloggio comune per i rifugiati. Negli ultimi decenni qui hanno trovato rifugio persone provenienti da diversi paesi, tra cui Vietnam, Nigeria, Afghanistan e Siria. Nei periodi di punta nella “Casa Gialla” di Sigmaringen vivevano fino a 230 persone provenienti da 26 nazioni, ma nel corso degli anni le sue condizioni avevano sofferto molto.

L'edificio, originariamente costruito come birrificio, nel dopoguerra servì per un po' come panificio commerciale e successivamente come scuola di moda. Secondo il sindaco Wolfgang Querner l'integrazione positiva dei rifugiati nel comune del villaggio ha contribuito all'accettazione. All'inizio c'è stata resistenza all'accoglienza dei richiedenti asilo, ma questa ha presto lasciato il posto ad un'ondata di disponibilità ad aiutare.

Ricostruzione e futuro della Casa Gialla

La “Casa Gialla” è ora in fase di ristrutturazione da parte della ditta Baumann Immobilien di Tubinga. Negli ultimi tre anni sono stati effettuati ampi lavori di ristrutturazione per ricavare 42 moderni appartamenti dall'edificio moribondo. I lavori sono a buon punto e la nuova facciata esterna è ora azzurra, mentre l'edificio adiacente risplende di un sorprendente turchese. Questo nuovo design cromatico rende la “casa turchese” chiaramente visibile da diversi punti panoramici della zona ed è addirittura percepita come più accattivante del castello di Sigmaringen.

L'amministratore distrettuale Stefanie Bürkle sottolinea che spesso i rifugiati possono essere meglio integrati nelle città più piccole che nelle grandi città. Il distretto di Sigmaringen ha già acquisito due ulteriori alloggi per far fronte alle esigenze dei rifugiati e dispone attualmente di 600 posti in alloggi temporanei.

Ricordi e storie

Gli ex residenti della “Casa Gialla” tornano per raccontare le loro storie. Nguyen Van Tinh, fuggito dal Vietnam con la sua famiglia nel 1980, parla del tempo trascorso nella casa che ha offerto a lui e alla sua famiglia una casa temporanea. Bujar Zeqiri, fuggito dal Kosovo nel 1992, si è integrato con successo in Germania e ora lavora come tornitore CNC. Hassan Cheikhmous, arrivato dalla Siria nel 2014, attualmente vive in un alloggio di follow-up e sta completando la formazione come tecnico meccatronico automobilistico.

Anja Schäfer dell'ufficio distrettuale ricorda la storia della Casa Gialla e della famiglia ebrea Frank, il cui birrificio nel corso degli anni è stato un importante rifugio per molti profughi. Per facilitare l'accesso al nuovo edificio e abbellire ulteriormente Laiz, ci sono già delle proposte, come la ristrutturazione della chiesa e della casa del Primo Ministro.

La fine della “Casa Gialla” non segna solo la fine di importanti alloggi per numerosi rifugiati, ma anche l’inizio di una nuova era per l’edificio, che sarà trasformato in un moderno edificio residenziale che favorirà la futura convivenza nella comunità. Ulteriori informazioni sono reperibili nei rapporti Giornale svevo e il Giornale di Stoccarda.