L’UE forgia con gli USA: Von der Leyen rinvia i controtariffe ad agosto!

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

L’UE rinvia le controtariffe contro gli USA fino all’agosto 2025. La Commissione UE e le imprese chiedono negoziati per raggiungere un accordo.

L’UE forgia con gli USA: Von der Leyen rinvia i controtariffe ad agosto!

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha deciso di rinviare all’inizio di agosto l’introduzione di contromisure contro gli Stati Uniti. Questa decisione rientra negli sforzi per raggiungere un possibile accordo con gli Stati Uniti dopo che le tariffe di importazione dell’UE sarebbero dovute entrare in vigore lunedì. Il ritardo è stato causato soprattutto dalle richieste di diversi governi e dalla volontà dell'Unione Europea di non complicare inutilmente i negoziati con Washington. oe24 riferisce che dopo che gli Stati Uniti hanno aumentato le tariffe sui prodotti dell'UE, è stato pianificato un pacchetto di controtariffe per un valore totale di 21 miliardi di euro.

La situazione si è aggravata quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato nel fine settimana aumenti tariffari fino al 30% sulle importazioni dall’UE a partire dal 1° agosto. Questa minaccia ha suscitato preoccupazione in Europa e von der Leyen ha espresso la speranza per un accordo in questo contesto. Tuttavia, il presidente della commissione commercio del Parlamento europeo, Bernd Lange, preme affinché le contromisure entrino in vigore lunedì per inviare un segnale chiaro.

Reazioni dall'Europa

Ci sono diverse reazioni alle minacciate tariffe statunitensi nel panorama politico europeo. La ministra federale dell'economia Katherina Reiche ha espresso la speranza per un risultato pragmatico dei negoziati e ha sottolineato i potenziali effetti negativi dei dazi su entrambe le sponde dell'Atlantico. Il presidente del Consiglio UE António Costa ha riaffermato l’unità dell’UE e la sua volontà di proteggere i propri interessi.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto una preparazione accelerata delle contromisure europee. Appelli simili provengono da altri leader europei, tra cui il primo ministro olandese Dick Schoof, che chiede l’unità dell’UE. Il governo italiano è ottimista e spera in un giusto risultato nel contenzioso doganale.

Preoccupazioni economiche

Anche i rappresentanti delle imprese in Germania esprimono notevoli preoccupazioni. La Federazione delle industrie tedesche (BDI) descrive le tariffe come un segnale di allarme e chiede trattative su un piano di parità. L'associazione tedesca per il commercio estero BGA ha messo in guardia contro l'eccessiva dipendenza dal mercato statunitense e ha chiesto trattative difficili.

A essere particolarmente colpita è l’industria automobilistica. L'Associazione dell'industria automobilistica (VDA) ha messo in guardia sui costi per le aziende e sull'urgenza di una soluzione rapida. Allo stesso tempo, l’associazione dell’industria meccanica VDMA avverte che dazi del 30% potrebbero mettere in pericolo l’esistenza di molte aziende.

Economisti come Jens Südekum e Moritz Schularick si aspettano che Trump possa potenzialmente fare marcia indietro rispetto alla minaccia tariffaria. Schularick prevede che se i dazi continuassero, l’economia tedesca crescerebbe da 0,5 a 0,6 punti percentuali in meno, anche se non si prevede una recessione immediata. notizie quotidiane sottolinea che le prossime settimane potrebbero essere cruciali per stabilizzare le relazioni commerciali tese tra l’UE e gli Stati Uniti.