Settore immobiliare sull'orlo del collasso: un'ondata di insolvenze colpisce le grandi aziende

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Il settore immobiliare in Germania sta attraversando un'ondata di insolvenze: sono già state colpite 630 aziende. Scopri di più sulle sfide attuali del settore edile.

Die Immobilienbranche in Deutschland erlebt eine Insolvenzwelle: Bereits 630 Unternehmen betroffen. Lesen Sie mehr über die aktuellen Herausforderungen in der Bauwirtschaft.
Il settore immobiliare in Germania sta attraversando un'ondata di insolvenze: sono già state colpite 630 aziende. Scopri di più sulle sfide attuali del settore edile.

Settore immobiliare sull'orlo del collasso: un'ondata di insolvenze colpisce le grandi aziende

Il settore immobiliare in Germania attraversa attualmente un periodo di incertezza e crisi, che si riflette in un numero crescente di insolvenze. Nel primo trimestre del 2024 hanno dovuto dichiarare fallimento 630 aziende del settore immobiliare, il che corrisponde a un aumento del 18,6% rispetto all’anno precedente. L’annunciata insolvenza della grande società immobiliare Deutsche Invest Immobilien (D.i.i.) ha sconvolto il settore e creato ulteriore incertezza. Le previsioni per il futuro del settore sono fosche: esperti come Christian Alpers di Falkensteg prevedono per l'anno in corso un aumento dei fallimenti almeno a due cifre. Si prevede che la crisi continuerà fino al 2026 prima che diventi evidente un’inversione di tendenza.

Sono particolarmente colpite dall'ondata di fallimenti le grandi società immobiliari con un fatturato annuo superiore a dieci milioni di euro. Nel primo trimestre del 2024 si sono già verificati 21 grandi fallimenti, rispetto ai soli sei dello stesso periodo dell’anno scorso. Questa situazione ha sollevato la questione se abbia ancora senso investire in Germania, poiché le condizioni quadro a lungo termine per i progetti sono incerte. Le imprese di costruzione soffrono di un forte calo degli ordinativi, il che rende difficile l'utilizzo del personale e l'adeguamento dei costi strutturali per rimanere redditizi. La crisi ha raggiunto altri settori del settore immobiliare e delle costruzioni e al momento non se ne vede la fine.

La crisi dell’edilizia, in corso dal 2020, è complicata dall’aumento dei costi di costruzione, che sta incidendo gravemente sulla creazione di alloggi a prezzi accessibili. Importanti programmi di finanziamento sono stati lasciati scadere con breve preavviso, il che ha turbato gli investitori e ha portato a una continua incertezza. Anche l’aumento dei tassi di riferimento da parte della Banca Centrale Europea (BCE) ha reso irrealistico per la maggior parte delle persone l’acquisto di case unifamiliari. Nel complesso, attualmente si registra una pausa nel settore poiché gli investimenti sono frenati e il futuro è incerto.

Nonostante i tempi difficili, ci sono aree di speranza nel settore immobiliare. Le aziende specializzate nel rinnovamento energetico, come gli ingegneri del riscaldamento, le aziende solari e le imprese artigiane, nonché nella costruzione di magazzini e logistica e nell'edilizia industriale, hanno registrato finora solo un basso numero di insolvenze. Dall'analisi di Falkensteg emerge tuttavia che le insolvenze non colpiscono solo il settore immobiliare, ma sono aumentate anche in tutti i settori e in tutte le dimensioni delle aziende. Nel primo trimestre del 2024 si sono verificati complessivamente 4.520 fallimenti, ovvero un aumento del 12,6% rispetto al trimestre precedente e del 25,8% rispetto all'anno precedente.