Gli attivisti per il clima avviano un nuovo processo contro Shell: Stop a petrolio e gas!

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Gli attivisti climatici olandesi hanno fatto causa alla Shell per fermare lo sviluppo di nuovi giacimenti di petrolio e gas. Il giudizio è pendente.

Gli attivisti per il clima avviano un nuovo processo contro Shell: Stop a petrolio e gas!

Il 15 maggio 2025 gli attivisti climatici olandesi dell’organizzazione Milieudefensie hanno avviato una nuova controversia legale contro la compagnia energetica Shell. Lo scopo della causa è vietare alla Shell di sviluppare e sfruttare nuovi giacimenti di petrolio e gas. Il direttore di Milieudefensie, Donald Pols, ha affermato che la Shell deve immediatamente smettere di sviluppare nuovi combustibili fossili per frenare gli impatti climatici catastrofici dell’estrazione di combustibili fossili. Si prevede che il processo attirerà molta attenzione poiché i querelanti si concentreranno sulla responsabilità climatica della Shell.

Questa nuova causa fa seguito a una precedente causa del 2019 in cui Milieudefensie chiedeva alla Shell di ridurre le emissioni di carbonio del 45% entro la fine del 2030 rispetto al 2019. Nel 2021, un tribunale dell’Aia si è pronunciato a favore di Milieudefensie e ha richiesto a Shell di attuare questa riduzione delle emissioni. Tale decisione è stata tuttavia nuovamente impugnata in appello nel novembre 2024 e infine annullata. La corte d'appello ha ritenuto che non esistessero obiettivi specifici e applicabili di riduzione delle emissioni per Shell, rafforzando la posizione dell'azienda in questo settore.

La responsabilità della Shell

La sentenza di appello ha inoltre sottolineato che, sebbene le imprese abbiano un obbligo generale di riduzione delle emissioni, non sono vincolate a obiettivi specifici, come quello del 45%. La Shell ha sostenuto che le decisioni su tali obiettivi di riduzione non dovrebbero essere di competenza dei tribunali. Allo stesso tempo, è stato stabilito che la protezione contro i pericolosi cambiamenti climatici è considerata un diritto umano. Ciò lascia spazio all’interpretazione secondo cui Shell continua a essere sotto pressione per assumersi la responsabilità nonostante il ribaltamento della sentenza più severa.

L'attuale causa di Milieudefensie mira specificamente allo sviluppo di nuovi giacimenti di gas e petrolio e fa riferimento alle dichiarazioni dei giudici nell'attuale processo di appello. Questi hanno evidenziato la particolare responsabilità della Shell per la protezione del clima. Il caso è stato nuovamente esaminato nei Paesi Bassi, dove ha sede la Shell. La società non ha ancora risposto alla nuova causa.

Dopo il successo del processo di appello, il capo della Shell olandese Frans Everts ha espresso fiducia sull'ulteriore sviluppo della controversia legale. Milieudefensie intende rafforzare la propria causa ed eventualmente rivolgersi alla Corte Suprema dei Paesi Bassi per far rispettare le sue richieste.

Queste cause legali fanno parte di un movimento più ampio per ritenere le aziende responsabili del loro impatto ambientale. Milieudefensie sottolinea così l’urgenza di agire di fronte alla crisi climatica e invita i grandi produttori di energia ad assumersi la responsabilità.

Per informazioni dettagliate sulle cause legali e sugli sviluppi legali, consultare gli articoli di l'azionista E HRLC essere consultato.