Klingbeil nomina Jens Südekum: nuovo consigliere per l'economia e le riforme!
Il ministro federale delle finanze Klingbeil nomina Jens Südekum per garantire investimenti efficaci e riforme strutturali in Germania.
Klingbeil nomina Jens Südekum: nuovo consigliere per l'economia e le riforme!
Il ministro federale delle finanze Lars Klingbeil ha nominato Jens Südekum “rappresentante personale per lo sviluppo economico globale”. Südekum consiglierà il ministro su questioni di strategia macroeconomica e continuerà a lavorare come professore di economia internazionale presso l'Università Heinrich Heine di Düsseldorf. Tuttavia, questo nuovo ruolo non è considerato un impiego nel ministero, poiché Südekum è indipendente e volontario e assegnato direttamente al ministro delle Finanze. L'economista Lars Feld ha precedentemente ricoperto questa posizione per l'ex ministro delle finanze Christian Lindner.
Südekum è già noto come co-creatore dell’importante fondo speciale da 500 miliardi di euro, fondamentale per gli investimenti e le riforme strutturali che dovrebbero avere un rapido effetto. Il nuovo rappresentante personale potrebbe quindi essere una figura chiave nelle prossime riforme economiche.
Esplorazioni sul freno all’indebitamento
Una delle attuali sfide economiche è la questione del freno all’indebitamento. La CDU/CSU e l'SPD hanno abbandonato il vecchio freno all'indebitamento, che suscita scalpore nel dibattito politico. Di questo si è parlato in un incontro promosso da Jakob von Weizsäcker, al quale ha preso parte anche Südekum. Hanno partecipato anche Clemens Fuest, Moritz Schularick e Michael Hüther. Lo scopo di questo incontro era quello di redigere un verbale e trasmetterlo al gruppo esplorativo.
Il documento risultante elenca due punti principali: un fondo speciale di 500 miliardi di euro per le infrastrutture e altri 400 miliardi di euro di fondo speciale basato sugli obiettivi della NATO e destinati alle spese militari. Queste misure sono destinate a contribuire ad affrontare gli arretrati di investimenti. La riforma del freno all’indebitamento resta tuttavia difficile a causa dell’attuale situazione politica. È necessaria una maggioranza di due terzi, il che rende più difficile l’attuazione.
Reazioni politiche e prospettive future
La sinistra segnala il rifiuto di un aumento delle spese per la difesa, mentre ci sono complessivamente quattro diverse proposte per riformare il freno all'indebitamento, ma non è stato raggiunto alcun consenso. In futuro il cancelliere Merz intende avvicinarsi alla sinistra per discutere possibili riforme.
La Grande Coalizione (GroKo) aveva precedentemente escluso dal freno al debito la spesa militare superiore all’1% del PIL, cosa che ha incontrato la resistenza di alcuni partiti. Le commissioni per la riforma del freno all’indebitamento prenderanno provvedimenti nella prossima legislatura.
I primi risultati della simulazione di attuazione mostrano prospettive positive, con uno stimolo fiscale previsto per un totale di 500 miliardi di euro su un periodo di dieci anni, che promette un importo di 50 miliardi di euro all'anno. L’obiettivo è anche che i paesi contribuiscano con lo 0,35% del PIL, che corrisponde a circa 15 miliardi di euro. La percentuale di difesa potrebbe arrivare fino al 3%, con il 2% finanziato da prestiti. Complessivamente è previsto uno stimolo fiscale di circa 150 miliardi di euro all’anno, che corrisponde al 3,5% del Pil.
Questi sviluppi dimostrano che la nomina di Jens Südekum preannuncia un’interessante fase di riallineamento economico in Germania, il cui successo sarà cruciale per la futura cooperazione politica.