Il posto al sole da 600 miliardi di dollari dell'Arabia Saudita: successo o rischio?
L’Arabia Saudita sta investendo 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti nel tentativo di ristrutturare la propria economia con Vision 2030.
Il posto al sole da 600 miliardi di dollari dell'Arabia Saudita: successo o rischio?
L'Arabia Saudita ha annunciato una massiccia offensiva sugli investimenti negli Stati Uniti durante la visita del presidente americano Donald Trump. Secondo un rapporto di Televisione economica Il Paese prevede di investire un totale di 600 miliardi di dollari in un periodo di quattro anni. Il ministro degli Investimenti Khalid al-Falih ha espresso le sue osservazioni al Forum degli investitori di Riad, sottolineando l'impegno per una più profonda cooperazione economica con gli Stati Uniti.
Dietro questa promessa, però, c’è un punto interrogativo. Gli economisti avvertono che l’Arabia Saudita potrebbe avere difficoltà a mantenere questi investimenti, soprattutto perché i prezzi del petrolio sono scesi al di sotto dei 90-95 dollari al barile richiesti. Ciò potrebbe portare quest’anno a un deficit di bilancio fino a 75 miliardi di dollari.
I giganteschi progetti in Arabia Saudita
Un altro progetto chiave dell’Arabia Saudita è il megaprogetto Neom, che si stima costerà fino a 1,5 trilioni di dollari e il cui finanziamento non è ancora chiaro. Neom è concepita come una città futuristica nel deserto che mira a rivoluzionare il mercato tecnologico dell'Arabia Saudita e trasformare il Paese in un centro per lo sviluppo sostenibile. Nell’ambito di questo sviluppo, l’Arabia Saudita sta perseguendo il piano “Vision 2030”, che mira a una trasformazione economica globale.
L’obiettivo del piano è ridurre la dipendenza dal petrolio e posizionarsi come centro globale per la tecnologia, il turismo e l’industria. Un attore importante in questa ristrutturazione è il fondo sovrano saudita PIF (Fondo di investimento pubblico), che ha un patrimonio di circa 620 miliardi di dollari. Nella prima metà del 2023, il PIF ha investito 1,3 miliardi di dollari nelle principali società europee, in particolare nei settori delle telecomunicazioni, dell’energia e dei servizi finanziari.
Investimenti e rischi a lungo termine
Inoltre, nel 2022 il PIF ha investito oltre 3 miliardi di dollari in circa 40 diversi fondi di venture capital, tra cui partner noti come Andreessen Horowitz e Khosla Ventures. Questi investimenti a lungo termine fanno parte di una strategia che potrebbe durare decenni e mira a promuovere la diversificazione economica dell’Arabia Saudita.
Tuttavia, anche la creazione di Neom e il rafforzamento dell’economia tecnologica comportano rischi significativi. Dal 2021, le aziende internazionali hanno dovuto trasferire le loro sedi regionali in Arabia Saudita per ricevere appalti pubblici. Aziende come SAP e PepsiCo hanno già aperto i propri uffici nel Regno. Tuttavia, esiste la possibilità che le società straniere evitino l’Arabia Saudita se la situazione politica o economica dovesse peggiorare.
Le sfide presentate dai recenti annunci di investimenti e dai progressi nell’attuazione del piano Vision 2030 potrebbero essere cruciali per il futuro sviluppo economico del Regno, soprattutto alla luce degli attuali prezzi volatili del petrolio importato. Resta da vedere come si svilupperanno questi fattori.