Trump minaccia dazi al 50%: economia in pericolo! Ecco come reagiscono l’UE e gli esperti

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

Il presidente degli Stati Uniti Trump minaccia dazi del 50% sui beni dell’UE. Gli esperti avvertono di gravi conseguenze economiche per gli Stati Uniti e l’Europa.

Trump minaccia dazi al 50%: economia in pericolo! Ecco come reagiscono l’UE e gli esperti

Il 23 maggio 2023, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre un’imposta del 50% sui beni provenienti dall’Unione Europea (UE) a partire dal 1° giugno. Questa misura tariffaria annunciata rappresenta un aumento drastico in quanto l’aliquota proposta è più del doppio dell’aliquota controtariffa del 20% precedentemente sospesa. Gli economisti avvertono che l’introduzione di questa tassa potrebbe avere gravi conseguenze sia per l’economia statunitense che per quella europea, sottolineando la dimensione globale del problema. Lo riferisce Vietnam.vn Il capo economista della ING Bank Carsten Brzeski prevede un'elevata inflazione e una bassa crescita negli Stati Uniti e una possibile recessione in Europa.

Il ricercatore commerciale Julian Hinz stima che queste misure potrebbero ridurre la crescita economica degli Stati Uniti dell’1,5%. L’Irlanda in particolare potrebbe essere la nazione più colpita, con un prodotto interno lordo (PIL) previsto in calo del 4%. Ne risentono negativamente anche paesi come Germania (-1,5%), Italia (-1,2%), Francia (-0,75%) e Spagna (-0,5%). Anche Neil Shearing di Capital Economics solleva preoccupazioni circa la credibilità della politica statunitense e le incertezze ad essa associate nei mercati finanziari.

Impatto sui mercati e sulle imprese

Come Lo riferisce ZDF, Moody’s ha declassato il rating del credito americano a causa del crescente debito. Ciò induce le aziende ad adeguare le proprie valutazioni del rischio per investire negli Stati Uniti, riducendone l’attrattiva per gli investitori stranieri. Le tariffe di Trump potrebbero anche innescare un effetto domino: i consumatori statunitensi si troveranno probabilmente ad affrontare costi più elevati, che potrebbero aumentare ulteriormente l’inflazione. Potrebbe essere influenzata in particolare la politica dei tassi di interesse della Federal Reserve, che ha recentemente abbassato il tasso di interesse di riferimento.

La controversia sui dazi non riguarda solo l’UE, ma anche altri partner commerciali degli Stati Uniti. Donald Trump prevede inoltre di imporre tariffe più elevate a Messico, Canada e Cina. Questo è visto come uno dei primi atti al suo ritorno alla Casa Bianca per affrontare il deficit commerciale cronico di oltre 773 miliardi di dollari. Le tariffe vengono pagate dalle aziende statunitensi che importano beni esteri, mentre l’onere finale ricade sui consumatori.

Reazioni dall'Europa

In risposta alla minaccia dei dazi, la Commissione europea ha invitato gli Stati Uniti a condurre negoziati rispettosi ed equi. Il commissario UE al commercio Maros Sefcovic sottolinea la necessità di mantenere il rispetto reciproco nelle relazioni commerciali. L’UE ha già preparato misure di ritorsione che potrebbero includere tariffe sui servizi in gran parte dell’economia americana. Gli esperti avvertono del pericolo di una spirale tariffaria globale che potrebbe danneggiare l’economia tedesca e alimentare l’inflazione nell’area euro.

In sintesi, la situazione è estremamente tesa. L’Europa si trova di fronte alla sfida di rispondere adeguatamente alle possibili misure doganali tutelando al tempo stesso gli interessi economici del continente. Resta da vedere come si svilupperanno i negoziati politici e se alla fine si raggiungerà un compromesso.