Compromesso doganale con gli USA: le aziende tedesche molto preoccupate!
L’accordo doganale USA-UE preoccupa le aziende tedesche. Il 55% teme conseguenze economiche negative e ritardi negli investimenti.
Compromesso doganale con gli USA: le aziende tedesche molto preoccupate!
Il recente compromesso tariffario tra Unione Europea e Stati Uniti sta suscitando preoccupazioni e dubbi nell’economia tedesca. Come TRT rapporti, molte aziende temono che il nuovo regolamento avrà un grave impatto sulla competitività delle attività economiche europee. Un’analisi basata su un’indagine della Camera di commercio e dell’industria tedesca (DIHK) mostra tendenze allarmanti che stanno indebolendo ulteriormente la fiducia nelle relazioni commerciali transatlantiche.
In un sondaggio condotto all’inizio di agosto 2023, oltre 3.500 aziende tedesche – soprattutto dell’industria – hanno espresso il loro parere sugli effetti del compromesso tariffario. I risultati di questo sondaggio mostrano che il 55% delle aziende considera l’accordo un onere eccessivo, mentre il 54% di coloro che intrattengono rapporti commerciali direttamente con gli Stati Uniti afferma di voler fare meno scambi con gli Stati Uniti. Il capo del commercio estero del DIHK, Volker Treier, è critico nei confronti della politica commerciale statunitense e sottolinea che mira all'isolamento e ha conseguenze negative per le relazioni economiche tra Europa e Stati Uniti.
Critiche e incertezze
Dall'indagine emerge inoltre che il 17% delle aziende intervistate con piani aziendali statunitensi rinvierà gli investimenti negli USA. Il 9% ha dichiarato che ridurrà i propri investimenti. La direttrice generale del DIHK Helena Melnikov riassume il feedback: solo il 5% delle aziende si aspetta effetti positivi dall'accordo doganale. Ciò che è allarmante è che il 72% delle aziende avverte già gli effetti negativi della politica commerciale statunitense. Particolarmente colpite sono le aziende con attività diretta negli Stati Uniti: nove su dieci segnalano effetti negativi.
Il focus principale dell’incertezza risiede nell’aumento delle tariffe e nella burocrazia associata. Il 72% degli intervistati ritiene che la tariffa base statunitense del 10% e il prossimo aumento al 15% rappresentino un onere significativo. Melnikov descrive l'accordo come una “pillola amara”, il che sottolinea l'insoddisfazione delle aziende tedesche.
A rischio il commercio con gli Usa
Un altro risultato dell’indagine mostra che il 31% delle aziende con attività negli Stati Uniti desidera cambiare il modo in cui gestiscono i costi tariffari statunitensi. Di questi, il 62% prevede di trasferire i costi doganali ai clienti. Molte aziende sono costrette ad adeguare le proprie politiche di prezzo per attutire i costi più elevati. Ciò potrebbe infine portare ad un aumento dei prezzi negli Stati Uniti e contribuire all’inflazione.
Nonostante le sfide, quasi due terzi delle aziende tedesche stanno pensando di aprire nuovi mercati, considerando il mercato interno europeo come un’area economica stabile. Anche paesi come il Messico e il Canada, nonché la regione dell’Asia-Pacifico, stanno diventando sempre più importanti. Questi sviluppi dimostrano che l’economia tedesca è alla ricerca di nuove opportunità commerciali, sottolineando allo stesso tempo la necessità di stabilità e prevedibilità nella direzione della politica commerciale.
Nel complesso, resta da vedere come si svilupperanno le relazioni commerciali transatlantiche. Le aziende chiedono ai politici di migliorare le condizioni quadro per creare una base affidabile per i rapporti commerciali. C’è molta incertezza e molti stanno già pensando di ripensare radicalmente la propria strategia riguardo al mercato statunitense.