Trump soccombe: la Corte annulla le tariffe punitive illegali!
Un tribunale americano dichiara illegali le tariffe punitive di Trump e le abroga. Cinque piccole imprese hanno fatto causa con successo.
Trump soccombe: la Corte annulla le tariffe punitive illegali!
Una corte federale ha stabilito che il presidente Donald Trump ha ecceduto la sua autorità costituzionale imponendo tariffe sulle merci importate. Lo ha annunciato all'unanimità la Corte del Commercio Internazionale dopo che cinque piccole imprese hanno contestato la legalità delle tariffe. La corte ha ritenuto che le tariffe del 10% sulle merci provenienti dalla Svizzera e le tariffe aggiuntive sui prodotti provenienti da Cina, Messico e Canada fossero illegali perché violavano l’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA). Trump ha introdotto le tariffe all’inizio di aprile 2023 come parte di un’emergenza nazionale per rispondere all’aumento delle tariffe da parte di altri paesi.
I giudici del collegio di tre giudici, tra cui due repubblicani e un democratico, hanno ritenuto all'unanimità che gli ordini tariffari eccedevano l'autorità del presidente. Sono state temporaneamente sospese anche le tasse obbligatorie sulle merci importate. Il tribunale ha ordinato che entro dieci giorni venga emanata la relativa regolamentazione governativa, il che significa che ora queste tariffe non dovrebbero più essere imposte. Contrariamente all’affermazione di Trump secondo cui le tariffe erano un mezzo legittimo per proteggere gli interessi nazionali, la corte ha sostenuto che non erano correlate alle minacce identificate nell’IEEPA.
Chiamata e resistenza
La Casa Bianca ha già annunciato che farà appello contro la sentenza. Un portavoce del Dipartimento di Giustizia ha detto che il verdetto non può essere accettato e che si prevede di portare il caso davanti alla corte d'appello di Washington. Se ci fosse un'altra controversia, la Corte Suprema potrebbe infine decidere. Il presidente ha sottolineato che non è compito dei giudici pronunciarsi sulle emergenze nazionali e ha descritto le sue azioni come necessarie per preservare gli interessi economici americani.
Il conflitto sulle tariffe ha anche dimensioni internazionali, poiché non è chiaro quale impatto la sentenza potrebbe avere sugli accordi commerciali già negoziati con Gran Bretagna e Cina. La guerra tariffaria tra Stati Uniti e Cina, iniziata dopo il cosiddetto “Giorno della Liberazione” di Trump, ha portato in passato a notevoli tensioni. In questo contesto, l'amministrazione Trump ha, tra l'altro, introdotto tariffe fino al 145% sui prodotti cinesi.
Reazioni e conseguenze
La decisione della corte è stata seguita da vicino sia negli Stati Uniti che a livello internazionale. Gli analisti vedono questa sentenza come un chiaro limite all'uso dei poteri di emergenza da parte del presidente. Gli osservatori dei mercati finanziari e i rappresentanti del commercio attendono con ansia come evolverà la situazione, soprattutto in vista delle imminenti trattative su possibili accordi commerciali. L’amministrazione Trump deve affrontare la sfida di aggirare la sentenza, mentre i querelanti hanno ottenuto una vittoria significativa che sottolinea i limiti legali all’uso delle tariffe.
In sintesi, i recenti sviluppi potrebbero ulteriormente mettere a dura prova le fragili relazioni commerciali tra gli Stati Uniti e altre nazioni e mettere sostanzialmente in discussione la legalità delle politiche tariffarie di Trump.
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