Rivoluzione cripto: Gemini e Coinbase richiedono licenze UE!

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Gemini e Coinbase richiedono licenze UE sotto MiCA. Cosa significa questo per la regolamentazione e la stabilità delle criptovalute in Europa?

Gemini und Coinbase beantragen EU-Lizenzen unter MiCA. Was bedeutet das für Krypto-Regulierung und Stabilität in Europa?
Gemini e Coinbase richiedono licenze UE sotto MiCA. Cosa significa questo per la regolamentazione e la stabilità delle criptovalute in Europa?

Rivoluzione cripto: Gemini e Coinbase richiedono licenze UE!

Gli scambi di criptovalute Gemini e Coinbase hanno ora richiesto le licenze per operare nell'Unione Europea. Questa misura è in linea con il regolamento sui mercati delle criptovalute (MiCA) dell’UE, che mira a creare una regolamentazione uniforme all’interno dell’UE. Gemini sta cercando l'approvazione a Malta, mentre Coinbase è in attesa di una licenza in Lussemburgo. Un portavoce di Coinbase ha descritto il Lussemburgo come un "centro finanziario globale rispettato", ma non ha commentato i dettagli della richiesta. In tal modo, Gemini e Coinbase seguono l'esempio di altri grandi scambi che vogliono operare anche all'interno di MiCA. Ad esempio, Bybit ha recentemente ricevuto l'approvazione per operare in Austria e Binance ha aggiornato i suoi processi in Polonia per conformarsi alle normative MiCA.

Il regolamento MiCA è entrato in vigore nel giugno 2024, mentre la piena attuazione è avvenuta solo nel dicembre dello stesso anno. L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) ha ora pubblicato le linee guida finali per gli Stati membri dell’UE. Lo scopo principale del regolamento MiCA è rafforzare la tutela degli investitori e promuovere la stabilità finanziaria nell’Unione. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo alle normative relative alle stablecoin poiché lasciano molto spazio a interpretazioni e incertezze.

Controversia sulle stablecoin

Una disposizione controversa all'interno del MiCA impone agli emittenti di stablecoin di detenere una parte "significativa" delle loro riserve nelle banche europee. Tether ha rifiutato questa proposta, alimentando il dibattito sul futuro di tali asset crittografici. Tuttavia, almeno altre dieci stablecoin, comprese quelle di Circle, Crypto.com e Société Générale, sono state approvate dal MiCA. Patrick Hensen, amministratore delegato di Circle, ha riferito che da febbraio a 10 aziende nell'UE è stato consentito di gestire stablecoin.

Tuttavia, le indicazioni indicano che l’adozione delle stablecoin nell’ambito del MiCA è bassa. In Italia in particolare, secondo Fabio Panetta, è stato notato che MiCA non ha portato ad una diffusione significativa delle stablecoin. Invece, l’interesse degli operatori del mercato si è spostato sui “servizi di custodia e negoziazione”.

Quadro normativo e sfide

Il regolamento MiCA mira a una regolamentazione basata sul rischio e promuove quindi l’innovazione nel campo della tecnologia dei registri distribuiti. Un elemento chiave del MiCA è che i fornitori di criptoasset sono ora tenuti a produrre un libro bianco e a presentarlo alle autorità di vigilanza. Per l'offerta pubblica di token di moneta elettronica e token riferiti ad asset è necessaria un'autorizzazione, mentre i servizi che coinvolgono criptoasset sono soggetti ad autorizzazione.

In Germania, ad esempio, molte transazioni con criptovalute devono ottenere questa autorizzazione dalle autorità di vigilanza nazionali. Le autorità di vigilanza europee, inclusa BaFin, stanno già implementando attivamente gli atti tecnici di regolamentazione e di attuazione e le linee guida per MiCA sia per garantire la protezione degli investitori sia per fornire certezza giuridica per l'innovazione nel settore delle criptovalute. Verrà inoltre istituito un registro accessibile al pubblico che documenti i white paper dei fornitori di criptovalute.

MiCA definisce tre categorie di criptoasset: token di moneta elettronica, token riferiti ad asset e token di utilità. Le criptovalute comuni come Bitcoin ed Ethereum rientrano in questo regolamento, mentre i token di sicurezza e gli NFT generalmente non sono coperti. I fornitori con più di 15 milioni di utenti attivi sono considerati attori importanti e sono soggetti a requisiti e controlli più severi.

Le nuove norme antiriciclaggio, inclusa la “Travel Rule”, vengono implementate anche in tutta l’UE e richiedono che gli utenti vengano identificati quando trasferiscono denaro. Ciò vale anche per le transazioni tra portafogli “hosted” e “unhosted”, soprattutto per importi superiori a 1000 euro. Come mostrano gli sviluppi del mercato, gli scambi di criptovalute si trovano ora ad affrontare la sfida di navigare in un contesto normativo dinamico e in continua evoluzione.