Storie di vita degli sfollati: conferenza al Markt Schwaben!”
Il 19 maggio nel Museo di storia locale Markt Schwaben si terrà una conferenza di Willi Beck, che tratterà il problema dei rifugiati dopo la fine della seconda guerra mondiale. Con il titolo “80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa – gli sfollati arrivano al Markt Schwaben e vengono accolti nelle baracche” la conferenza inizierà alle 18.30. Merkur riferisce che Beck farà luce sulle conseguenze della sconfitta tedesca per i gruppi etnici tedeschi dell'est e del sud-est dell'Europa. Il focus della conferenza è la fuga, l'espulsione e l'accoglienza dei rifugiati nel Markt Schwaben e le condizioni di vita legate al loro destino e...
Storie di vita degli sfollati: conferenza al Markt Schwaben!”
Il 19 maggio nel Museo di storia locale Markt Schwaben si terrà una conferenza di Willi Beck, che tratterà il problema dei rifugiati dopo la fine della seconda guerra mondiale. Con il titolo “80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa – gli sfollati arrivano al Markt Schwaben e vengono accolti nelle baracche” la conferenza inizierà alle 18.30. Mercurio riferisce che Beck farà luce sulle conseguenze della sconfitta tedesca per i gruppi etnici tedeschi dell'est e del sud-est dell'Europa. Il focus della conferenza è la fuga, l'espulsione e l'accoglienza dei rifugiati nel Markt Schwaben e le condizioni di vita e le difficoltà legate al loro destino nel dopoguerra.
Tema centrale sarà anche la considerazione storica dell'emigrazione dei tedeschi verso le aree dell'Europa sud-orientale, esemplificata dalla sorte degli Svevi danubiani. Beck renderà la conferenza non solo informativa, ma anche con contributi umoristici e ponderati nei dialetti delle baracche dei rifugiati.
Cenni storici e giornate della memoria
I ricordi della fuga e dell'espulsione diventano particolarmente vivi in diverse giornate commemorative, come ad esempio in occasione del 40° anniversario della resa del Reich tedesco, l'8 maggio 1945. Quel giorno Richard von Weizsäcker tenne un importante discorso al Bundestag in cui commemorava gli sfollati. bpb Ha chiarito che l'amore degli sfollati per la loro patria non è revanscismo e ha chiesto comprensione per il loro destino. Anche Weizsäcker si è espresso a favore della sicurezza permanente per gli sfollati e ha respinto la revisione del confine orientale della Germania.
Gli accordi bilaterali tra Germania e Polonia, come il Trattato sui confini firmato nel novembre 1990 e l’Accordo di buon vicinato nel giugno 1991, hanno posto fine a un conflitto di lunga data e confermato i diritti dei tedeschi che vivono in Polonia. Questi passi contribuirono a far sì che l’integrazione dei rifugiati e degli sfollati nella società tedesca venisse considerata un successo, mentre la perequazione degli oneri del 1952 fu vista come l’inizio decisivo dell’integrazione economica e sociale.
Sviluppi e sfide attuali
Tuttavia, negli ultimi decenni, il dibattito sulla fuga e sull’espulsione ha subito una marginalizzazione nella percezione pubblica. Mentre gli studiosi storici tedeschi iniziarono presto ad occuparsi dell’espulsione, la capacità di affrontare la perdita a livello mentale è rimasta fino ad oggi inadeguata. Soprattutto negli anni ’70, sotto la coalizione social-liberale, emerse una nuova politica orientale che mirava a normalizzare le relazioni.
La crisi delle organizzazioni degli sfollati è coincisa con la ripresa pubblica del tema della fuga e dell'espulsione, che ha portato a nuovi approcci nella ricerca, soprattutto dopo la caduta del Muro nel 1989/90. La ricerca attuale e le collaborazioni internazionali promuovono sempre più la comprensione e l’illuminazione completa dell’argomento. Inoltre sia la minoranza tedesca in Polonia che la questione dell’espulsione nella Repubblica Ceca continuano ad essere gravate emotivamente e politicamente.