Legge sui servizi digitali: un esperto finanziario critica l'inadeguata protezione dei consumatori
Secondo un rapporto di www.e-recht24.de, la Commissione Europea ha promosso il Digital Services Act (DSA) come il primo sistema normativo di questo tipo che stabilisce standard globali. L’obiettivo della DSA è tutelare meglio i consumatori, soprattutto sulle grandi piattaforme online e sui motori di ricerca. Dalla fine di agosto a queste piattaforme è vietato l'uso di trucchi di design manipolativi come pulsanti accattivanti e complicata navigazione nei menu. Inoltre, devono essere resi pubblici i criteri per la visualizzazione della pubblicità e le condizioni generali devono essere fornite in un linguaggio comprensibile. Tuttavia, la valutazione dei difensori dei consumatori 100 giorni dopo l’entrata in vigore dei DSA è deludente. L’Associazione federale delle organizzazioni dei consumatori (vzbv)…

Legge sui servizi digitali: un esperto finanziario critica l'inadeguata protezione dei consumatori
Secondo un rapporto di www.e-recht24.de, la Commissione Europea ha promosso il Digital Services Act (DSA) come il primo sistema normativo di questo tipo che stabilisce standard globali. L’obiettivo della DSA è tutelare meglio i consumatori, soprattutto sulle grandi piattaforme online e sui motori di ricerca. Dalla fine di agosto a queste piattaforme è vietato l'uso di trucchi di design manipolativi come pulsanti accattivanti e complicata navigazione nei menu. Inoltre, devono essere resi pubblici i criteri per la visualizzazione della pubblicità e le condizioni generali devono essere fornite in un linguaggio comprensibile.
Tuttavia, la valutazione dei difensori dei consumatori 100 giorni dopo l’entrata in vigore dei DSA è deludente. L'Associazione federale delle organizzazioni dei consumatori (vzbv) ha indagato su aziende come Amazon, Booking.com, Google Shopping e YouTube e ha scoperto che tutte le piattaforme violano le norme DSA. Su Amazon, ad esempio, gli utenti sono indotti a sottoscrivere un abbonamento Prime con pulsanti gialli ben visibili, mentre la possibilità di ordinare senza Prime è progettata per essere poco appariscente. Anche su YouTube sono state scoperte ripetizioni inaccettabili e penetranti di domande rivolte agli utenti.
Inoltre, le piattaforme Instagram, TikTok, Snapchat e X (ex Twitter) non soddisfano i requisiti di trasparenza pubblicitaria della DSA. Le condizioni generali sono spesso lunghe fino a 50 pagine A4 e scritte in un linguaggio estremamente complesso, il che viola i requisiti della DSA.
Nel complesso resta da vedere se dodici delle 19 aziende tecnologiche interessate dalla legge sui servizi digitali non soddisfano i requisiti. Alla luce di questi risultati insoddisfacenti, la vzbv invita la Confederazione a garantire un monitoraggio efficace a livello nazionale delle piattaforme online. A lungo termine, queste carenze possono portare a una minore fiducia dei consumatori nelle piattaforme online e incidere anche sulle quote di mercato delle aziende interessate. Le misure necessarie per soddisfare i requisiti DSA potrebbero comportare anche costi aggiuntivi per le aziende. Ciò potrebbe portare a un cambiamento nel panorama competitivo del mercato in cui le aziende più piccole potrebbero essere in grado di soddisfare meglio i requisiti della DSA.
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