Legge sui servizi digitali: un esperto finanziario critica l'inadeguata protezione dei consumatori

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Secondo un rapporto di www.e-recht24.de, la Commissione Europea ha promosso il Digital Services Act (DSA) come il primo sistema normativo di questo tipo che stabilisce standard globali. L’obiettivo della DSA è tutelare meglio i consumatori, soprattutto sulle grandi piattaforme online e sui motori di ricerca. Dalla fine di agosto a queste piattaforme è vietato l'uso di trucchi di design manipolativi come pulsanti accattivanti e complicata navigazione nei menu. Inoltre, devono essere resi pubblici i criteri per la visualizzazione della pubblicità e le condizioni generali devono essere fornite in un linguaggio comprensibile. Tuttavia, la valutazione dei difensori dei consumatori 100 giorni dopo l’entrata in vigore dei DSA è deludente. L’Associazione federale delle organizzazioni dei consumatori (vzbv)…

Gemäß einem Bericht von www.e-recht24.de, hat die EU-Kommission das Gesetz über die digitalen Dienste (Digital Services Act, kurz: DSA) als erstes Regulierungssystem seiner Art beworben, das weltweit Maßstäbe setzt. Das Ziel des DSA ist ein besserer Schutz von Verbrauchern, insbesondere auf großen Online-Plattformen und Suchmaschinen. Seit Ende August ist es diesen Plattformen untersagt, manipulative Designtricks wie auffällige Buttons und komplizierte Menüführungen zu verwenden. Zudem müssen Kriterien für das Anzeigen von Werbung offengelegt und die Allgemeinen Geschäftsbedingungen in verständlicher Sprache bereitgestellt werden. Allerdings fällt die Bilanz von Verbraucherschützern 100 Tage nach dem Inkrafttreten des DSA ernüchternd aus. Der Verbraucherzentrale Bundesverband (vzbv) …
Secondo un rapporto di www.e-recht24.de, la Commissione Europea ha promosso il Digital Services Act (DSA) come il primo sistema normativo di questo tipo che stabilisce standard globali. L’obiettivo della DSA è tutelare meglio i consumatori, soprattutto sulle grandi piattaforme online e sui motori di ricerca. Dalla fine di agosto a queste piattaforme è vietato l'uso di trucchi di design manipolativi come pulsanti accattivanti e complicata navigazione nei menu. Inoltre, devono essere resi pubblici i criteri per la visualizzazione della pubblicità e le condizioni generali devono essere fornite in un linguaggio comprensibile. Tuttavia, la valutazione dei difensori dei consumatori 100 giorni dopo l’entrata in vigore dei DSA è deludente. L’Associazione federale delle organizzazioni dei consumatori (vzbv)…

Legge sui servizi digitali: un esperto finanziario critica l'inadeguata protezione dei consumatori

Secondo un rapporto di www.e-recht24.de, la Commissione Europea ha promosso il Digital Services Act (DSA) come il primo sistema normativo di questo tipo che stabilisce standard globali. L’obiettivo della DSA è tutelare meglio i consumatori, soprattutto sulle grandi piattaforme online e sui motori di ricerca. Dalla fine di agosto a queste piattaforme è vietato l'uso di trucchi di design manipolativi come pulsanti accattivanti e complicata navigazione nei menu. Inoltre, devono essere resi pubblici i criteri per la visualizzazione della pubblicità e le condizioni generali devono essere fornite in un linguaggio comprensibile.

Tuttavia, la valutazione dei difensori dei consumatori 100 giorni dopo l’entrata in vigore dei DSA è deludente. L'Associazione federale delle organizzazioni dei consumatori (vzbv) ha indagato su aziende come Amazon, Booking.com, Google Shopping e YouTube e ha scoperto che tutte le piattaforme violano le norme DSA. Su Amazon, ad esempio, gli utenti sono indotti a sottoscrivere un abbonamento Prime con pulsanti gialli ben visibili, mentre la possibilità di ordinare senza Prime è progettata per essere poco appariscente. Anche su YouTube sono state scoperte ripetizioni inaccettabili e penetranti di domande rivolte agli utenti.

Inoltre, le piattaforme Instagram, TikTok, Snapchat e X (ex Twitter) non soddisfano i requisiti di trasparenza pubblicitaria della DSA. Le condizioni generali sono spesso lunghe fino a 50 pagine A4 e scritte in un linguaggio estremamente complesso, il che viola i requisiti della DSA.

Nel complesso resta da vedere se dodici delle 19 aziende tecnologiche interessate dalla legge sui servizi digitali non soddisfano i requisiti. Alla luce di questi risultati insoddisfacenti, la vzbv invita la Confederazione a garantire un monitoraggio efficace a livello nazionale delle piattaforme online. A lungo termine, queste carenze possono portare a una minore fiducia dei consumatori nelle piattaforme online e incidere anche sulle quote di mercato delle aziende interessate. Le misure necessarie per soddisfare i requisiti DSA potrebbero comportare anche costi aggiuntivi per le aziende. Ciò potrebbe portare a un cambiamento nel panorama competitivo del mercato in cui le aziende più piccole potrebbero essere in grado di soddisfare meglio i requisiti della DSA.

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