La Corte di Giustizia europea decide: le informazioni sulla Schufa non sono l'unico fattore decisivo

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"Scoprite perché il direttore del centro di consulenza per i consumatori sostiene la sentenza contro la Schufa. Più trasparenza per i consumatori e requisiti più elevati per le aziende. Leggete ora!"

"Erfahren Sie, warum die Chefin der Verbraucherzentrale das Urteil gegen Schufa befürwortet. Mehr Transparenz für Verbraucher und höhere Anforderungen für Unternehmen. Jetzt lesen!"
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La Corte di Giustizia europea decide: le informazioni sulla Schufa non sono l'unico fattore decisivo

La Corte di giustizia europea ha stabilito in una sentenza che le informazioni della Schufa da sole non possono determinare l'affidabilità creditizia di una persona. Annabel Oelmann, direttrice del Centro di consulenza per i consumatori di Brema, accoglie questa sentenza come un passo avanti verso il rafforzamento dei diritti dei consumatori. Sottolinea che le aziende ora devono soddisfare requisiti di trasparenza più elevati, soprattutto quando valutano le conclusioni dei contratti.

In pratica ciò significa che la decisione delle banche di determinare i prestiti principalmente in base al valore Schufa è considerata dalla Corte di giustizia europea come una decisione automatizzata inammissibile. La decisione della Corte di giustizia di Lussemburgo è arrivata in risposta a domande del tribunale amministrativo di Wiesbaden.

La Schufa svolge un ruolo centrale in diverse transazioni finanziarie, tra cui la richiesta di prestiti, l'affitto di appartamenti o l'acquisto di immobili. Attraverso la verifica della solvibilità di una persona e la trasmissione del punteggio alle aziende, Schufa fornisce una valutazione dell'affidabilità con cui i consumatori adempiono ai propri obblighi di pagamento. La sentenza della Corte di giustizia europea ha influito anche sulla prassi della Schufa di conservare i debiti residui dopo la conclusione dell'insolvenza personale per un periodo più lungo di quanto previsto nel registro fallimentare ufficiale.

La decisione della Corte di giustizia europea ha quindi conseguenze di vasta portata per l'utilizzo delle informazioni della Schufa e sottolinea l'importanza di procedure trasparenti ed eque nella valutazione della solvibilità dei consumatori.