Google deve offrire pulsanti di cancellazione su Google One

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Vincono i difensori dei consumatori: Google deve aggiungere un pulsante di cancellazione su Google One. La decisione della Corte garantisce trasparenza agli utenti. Per saperne di più.

Verbraucherschützer siegreich: Google muss Kündigungsbutton auf Google One einfügen. Gerichtsentscheidung bringt Transparenz für Nutzer. Lesen Sie mehr.
Vincono i difensori dei consumatori: Google deve aggiungere un pulsante di cancellazione su Google One. La decisione della Corte garantisce trasparenza agli utenti. Per saperne di più.

Google deve offrire pulsanti di cancellazione su Google One

L'azienda Internet Google si trova ad affrontare dei cambiamenti dopo che il centro bavarese di consulenza per i consumatori ha citato in giudizio con successo l'azienda. Il tribunale regionale di Monaco I ha deciso che in futuro Google dovrà offrire un pulsante di cancellazione sulla sua piattaforma Google One. Google One è un servizio a pagamento per ulteriore spazio di archiviazione sul cloud che consente agli utenti di pagare mensilmente per aumentare la capacità. Sebbene Google abbia ora aggiunto un pulsante di cancellazione facilmente accessibile, l'azione legale del Centro bavarese dei consumatori ha cercato di far sì che Google rilasciasse una dichiarazione di cessazione e desistenza e si impegnasse a fornire in modo permanente il pulsante sulla piattaforma.

Tatjana Halm, avvocato del Centro bavarese dei consumatori, ha accolto con favore la sentenza come un successo per quanto riguarda il rispetto della legge applicabile, anche da parte di grandi aziende come Google. La decisione del tribunale mira a semplificare le opzioni di cancellazione per i consumatori fornendo un pulsante di cancellazione di facile utilizzo direttamente sulla piattaforma. Questo provvedimento fa seguito alla normativa esistente che, dal luglio 2022, impone l’integrazione di un pulsante di disdetta per diversi contratti che possono essere conclusi online, come i contratti di telefonia mobile, gli abbonamenti ai servizi di streaming e alle riviste. Nonostante questa regolamentazione, uno studio dell'Associazione federale delle organizzazioni dei consumatori ha dimostrato che un fornitore su cinque interessato da essa non ha ancora implementato un pulsante corrispondente. La decisione del tribunale contro Google contribuisce quindi a rafforzare la protezione e i diritti dei consumatori nello spazio digitale e a garantire un'elaborazione più trasparente dei contratti.