Immoscout24: causa per informazioni creditizie ingannevoli - un esperto finanziario critica la pubblicità

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Secondo un rapporto di www.tagesspiegel.de, l'Associazione federale delle organizzazioni dei consumatori (vzbv) ha intentato una causa contro Immoscout24. Il motivo è che il portale di pubblicità degli appartamenti offre ai clienti un rapporto di credito come parte dell'abbonamento, dando così l'impressione che i consumatori debbano fornire una prova della solvibilità quando visionano l'immobile. Tuttavia, secondo la vzbv, è illegale richiedere tali informazioni prima della conclusione del contratto di noleggio. Le informazioni sulla Schufa sono spesso viste come una parte importante della cartella di domanda di chi cerca un alloggio. Immoscout24 pubblicizza questo servizio e dà l'impressione che i locatori possano richiedere una prova della solvibilità quando visionano l'appartamento. Il vzbv ritiene che questa pubblicità sia ingannevole...

Gemäß einem Bericht von www.tagesspiegel.de hat der Verbraucherzentrale Bundesverband (vzbv) eine Klage gegen Immoscout24 eingereicht. Der Grund dafür ist, dass das Wohnungsanzeigenportal Kunden eine Bonitätsauskunft als Teil eines Abos anbietet und dabei den Eindruck erweckt, dass Verbraucher schon bei der Besichtigung einen Bonitätsnachweis erbringen müssen. Laut dem vzbv ist es jedoch illegal, eine solche Auskunft bereits vor Abschluss des Mietvertrags zu verlangen. Die Schufa-Auskunft wird oft als wichtiger Bestandteil der Bewerbungsmappe von Wohnungssuchenden betrachtet. Immoscout24 bewirbt diese Leistung und erweckt dabei den Eindruck, dass Vermieter schon bei der Wohnungsbesichtigung einen Bonitätsnachweis verlangen dürfen. Der vzbv hält diese Werbung für irreführend, …
Secondo un rapporto di www.tagesspiegel.de, l'Associazione federale delle organizzazioni dei consumatori (vzbv) ha intentato una causa contro Immoscout24. Il motivo è che il portale di pubblicità degli appartamenti offre ai clienti un rapporto di credito come parte dell'abbonamento, dando così l'impressione che i consumatori debbano fornire una prova della solvibilità quando visionano l'immobile. Tuttavia, secondo la vzbv, è illegale richiedere tali informazioni prima della conclusione del contratto di noleggio. Le informazioni sulla Schufa sono spesso viste come una parte importante della cartella di domanda di chi cerca un alloggio. Immoscout24 pubblicizza questo servizio e dà l'impressione che i locatori possano richiedere una prova della solvibilità quando visionano l'appartamento. Il vzbv ritiene che questa pubblicità sia ingannevole...

Immoscout24: causa per informazioni creditizie ingannevoli - un esperto finanziario critica la pubblicità

Secondo un rapporto di www.tagesspiegel.de, l'Associazione federale delle organizzazioni dei consumatori (vzbv) ha intentato una causa contro Immoscout24. Il motivo è che il portale di pubblicità degli appartamenti offre ai clienti un rapporto di credito come parte dell'abbonamento, dando così l'impressione che i consumatori debbano fornire una prova della solvibilità quando visionano l'immobile. Tuttavia, secondo la vzbv, è illegale richiedere tali informazioni prima della conclusione del contratto di noleggio.

Le informazioni sulla Schufa sono spesso viste come una parte importante della cartella di domanda di chi cerca un alloggio. Immoscout24 pubblicizza questo servizio e dà l'impressione che i locatori possano richiedere una prova della solvibilità quando visionano l'appartamento. La vzbv ritiene che questa pubblicità sia ingannevole, poiché i locatori possono richiedere un rapporto di credito solo quando il contratto di locazione è praticamente già sul tavolo.

La possibile conseguenza di questa causa potrebbe essere che Immoscout24 debba modificare il suo messaggio pubblicitario per non dare più l'impressione che i locatori possano richiedere informazioni sulla Schufa durante la visione dell'appartamento. Ciò potrebbe significare che in futuro chi cerca un appartamento non sarà più costretto a richiedere tempestivamente un rapporto di credito, ma potrà invece aspettare fino alla discussione effettiva del contratto di locazione.

Questo cambiamento potrebbe avere effetti sia positivi che negativi. Da un lato chi cerca un appartamento si sentirebbe sollevato perché non avrebbe più bisogno di informarsi tempestivamente a pagamento se non è ancora sicuro se otterrà effettivamente l'appartamento. D’altro canto ciò potrebbe portare i locatori a prendere sempre più decisioni basate su altri criteri nella scelta degli inquilini.

Resta da vedere come deciderà il tribunale regionale di Berlino sulla causa e quale impatto avrà sul mercato dei portali pubblicitari di appartamenti e sulla ricerca di appartamenti in generale.

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