Il governo prevede di accedere a miliardi da conti dormienti!
Il governo federale prevede di utilizzare i fondi dei conti dormienti per scopi di beneficenza. I critici avvertono di violazioni della proprietà.
Il governo prevede di accedere a miliardi da conti dormienti!
In Germania nei cosiddetti conti dormienti giace una notevole quantità di denaro. Si stima che su questi conti siano depositati tra i 2 ei 9 miliardi di euro, spesso creati dopo la morte del titolare o perché dimenticati. La questione ha ora attirato l’attenzione del governo federale, che prevede di fare buon uso di questi fondi. Ciò era sancito nell'accordo di coalizione, ma si tratta solo di una dichiarazione d'intenti poiché non esiste ancora un progetto di legge. Dentro il digitale riferisce che attualmente in Germania non esiste alcuna regolamentazione riguardante la gestione dei fondi “abbandonati”, a differenza di molti altri paesi dell’UE.
La definizione di conti dormienti non è uniforme. Secondo le brevi informazioni del Bundestag tedesco del 2019, un conto dormiente esiste se non ci sono contatti per un lungo periodo con i titolari o le persone autorizzate. Tuttavia, non è chiaro dopo quale periodo un conto viene classificato come inattivo e quindi dormiente. Thorsten Höche, consigliere generale dell'Associazione bancaria tedesca, ha affermato che attualmente non esiste alcun obbligo legale per specificare un periodo preciso, il che solleva ostacoli legali. MDR sottolinea che non è chiaramente definito se un conto sia considerato dormiente dopo cinque, dieci o venti anni senza movimenti.
Critiche al piano del governo federale
I piani del governo federale incontrano resistenza. Höche sottolinea che l'auspicato accesso a questi fondi potrebbe rappresentare un'ingerenza nei diritti di proprietà dei testatori o dei clienti bancari sopravvissuti. Secondo l’attuale situazione giuridica, in caso di titolare del conto deceduto occorre innanzitutto chiarire se esistono eredi. Se così non fosse, i soldi andrebbero allo Stato. In passato, le banche potevano escludere e tassare il denaro rimasto intatto per 30 anni se gli Stati non rivendicavano il diritto di eredità.
Un aspetto centrale resta la questione di cosa accadrà ai conti se il proprietario si presenta all'improvviso e chiede indietro i suoi depositi. Le banche sono attualmente obbligate a versare tali fondi, ma non è chiaro come ciò possa essere garantito nell’ambito di un’eventuale nuova regolamentazione. Queste incertezze portano ad un crescente scetticismo nei confronti dei piani del governo ed evidenziano la complessità della questione.