La Tailandia lancia un piano rivoluzionario per l’energia nucleare: la soluzione al fabbisogno di elettricità sta arrivando?

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La Tailandia prevede di implementare piccoli reattori modulari (SMR) nel 2025 per ridurre le emissioni di CO₂ e stabilizzare le forniture energetiche.

La Tailandia lancia un piano rivoluzionario per l’energia nucleare: la soluzione al fabbisogno di elettricità sta arrivando?

La Tailandia prevede di utilizzare piccoli reattori modulari (SMR) per stabilizzare le forniture di elettricità e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Aziende leader nel settore energetico come Ratch Group e Global Power Synergy Plc stanno già mostrando interesse per questa nuova tecnologia nucleare. L’obiettivo finale di questa iniziativa è ridurre le emissioni di CO₂ e trovare alternative sostenibili alle convenzionali centrali elettriche a carbone e gas. Per testare la fattibilità degli SMR per il mercato energetico tailandese, Global Power Synergy ha già commissionato uno studio di fattibilità corrispondente.

Il 16 luglio si terrà a Bangkok un seminario intitolato “Un dialogo globale sull’implementazione dell’SMR”, in cui verrà discussa in modo esaustivo la tecnologia SMR. Gli SMR sono caratterizzati da una potenza massima di 300 megawatt per unità, che corrisponde solo a circa un terzo della capacità delle centrali nucleari convenzionali.

Integrazione nel Piano di Sviluppo Energetico

L'attuale Piano di Sviluppo Energetico (PDP) prevede la realizzazione di alcuni SMR nei prossimi anni. Nello specifico, verso la fine del piano, che durerà fino al 2037, è prevista l'entrata in funzione di due centrali da 300 megawatt ciascuna. Il Ministero dell'Energia tailandese sta attualmente studiando la possibilità di sviluppare queste piccole centrali nucleari per promuovere l'uso di energia pulita.

Lo sviluppo e il funzionamento di questi reattori sono affidati al produttore statale di energia elettrica della Thailandia (EGAT). Tra il 2009 e il 2011 l’EGAT aveva già elaborato progetti per centrali nucleari tradizionali nel nord-est e nel sud della Thailandia, ma queste furono abbandonate dopo il disastro di Fukushima nel 2011.

Tecnologia sicura e sfide

I moderni SMR sono dotati di sistemi di sicurezza passiva progettati per prevenire il surriscaldamento anche durante le interruzioni di corrente. Nonostante questi progressi tecnologici, l’accettazione popolare dell’energia nucleare rimane incerta, e molti thailandesi sono scettici. Inoltre, il costo degli SMR è attualmente superiore a quello delle centrali elettriche a energia solare o a gas.

Tuttavia, in futuro, gli SMR potrebbero coprire fino al 10% del fabbisogno elettrico della Thailandia. La realizzazione di questi piani dipende in modo critico dall'esito degli studi di fattibilità, che dovrebbero essere completati entro settembre di quest'anno prima dell'approvazione del PDP da parte del Consiglio nazionale per le politiche energetiche.

Le tariffe previste per l’elettricità generata dagli SMR sono elencate a circa tre baht per kilowattora, leggermente superiori ai prezzi delle centrali nucleari più grandi. A livello globale, si prevede che anche la capacità SMR globale aumenterà fino a 22 gigawatt entro il primo trimestre del 2024, con un aumento del 65% rispetto al 2021.

Come wochenblitz.com Per i nuovi progetti SMR è previsto un volume di investimenti di circa 176 miliardi di dollari USA (6,3 trilioni di baht). Questa tecnologia sta acquisendo importanza globale poiché aiuta a combattere il riscaldamento globale non causando inquinamento atmosferico o emissioni di CO₂, come nel caso dei combustibili fossili.

Il governo tailandese si trova di fronte ad una decisione importante che potrebbe avere un impatto significativo non solo sull'approvvigionamento energetico del Paese, ma anche sulla protezione dell'ambiente e del clima, facendo fronte alle preoccupazioni e allo scetticismo della popolazione. Vengono fornite ulteriori informazioni thethaiger.com.