Bafin avverte: investitori ESG protetti dal greenwashing e da regole poco chiare!
Bafin critica le regole di trasparenza dell'UE per gli investimenti sostenibili e chiede una migliore protezione per gli investitori privati.

Bafin avverte: investitori ESG protetti dal greenwashing e da regole poco chiare!
Il regolatore finanziario tedesco Bafin ha aspramente criticato le attuali norme di trasparenza per gli investimenti sostenibili. Bafin chiede all’UE di creare migliori meccanismi di protezione per gli investitori privati. Rupert Schaefer, direttore esecutivo per la sostenibilità di Bafin, ha espresso insoddisfazione per l'efficacia delle norme esistenti sulla trasparenza e ha messo in guardia dai pericoli del greenwashing. Il regolamento sulla divulgazione dell’UE (SFDR) era originariamente inteso ad aumentare la trasparenza e prevenire il greenwashing, ma gli sviluppi attuali mostrano che è ancora necessario agire in questo senso.
I critici lamentano che i requisiti dell’UE spesso creano confusione. Si possono trovare anche investimenti da parte di compagnie petrolifere e del gas, in particolare nei fondi dell’articolo 9, che sono considerati particolarmente sostenibili. Schaefer sottolinea che la SFDR non è una garanzia di qualità per la sostenibilità e chiede un ulteriore sviluppo di questo regolamento per proteggere meglio gli interessi degli investitori.
Greenwashing in primo piano
Il termine “greenwashing” è onnipresente nella discussione sugli investimenti sostenibili. Secondo Bafin si tratta di pratiche in cui le aziende presentano i propri profili di sostenibilità in modo poco chiaro. Ciò può indurre in errore gli investitori, soprattutto se gli investimenti non hanno l’impatto ESG desiderato. Schaefer ha avvertito che il greenwashing potrebbe minacciare la fiducia nel mercato degli investimenti sostenibili.
Bafin prende sul serio questo problema e ha adottato misure per combattere il greenwashing. Ciò include il monitoraggio della conformità ai requisiti di informativa e la revisione dei prodotti prima che vengano immessi sul mercato. L'autorità verifica inoltre se le comunicazioni di marketing corrispondono alle informazioni divulgate. La lotta al greenwashing è una questione importante a livello europeo e nell’estate del 2024 sarà pubblicata una relazione finale di tre autorità di vigilanza, che conterrà raccomandazioni per migliorare la tracciabilità delle dichiarazioni di sostenibilità.
Sviluppi nell’UE e sfide
La Commissione europea mira a convogliare il denaro privato verso investimenti sostenibili, un approccio che, tuttavia, presenta alcune sfide. Il presupposto è che sia gli investitori privati che quelli istituzionali siano in grado di valutare se i prodotti d’investimento soddisfano le loro aspettative di sostenibilità. Bafin critica la diversità dei rating ESG dei prodotti, che hanno pesi diversi sulla governance e sugli aspetti ambientali.
Inoltre, l’uso dell’energia nucleare e del gas come investimenti sostenibili incontra resistenze, mentre negli Stati Uniti, sotto l’amministrazione del presidente Trump, i criteri ESG sono ampiamente ignorati. Questi sviluppi stanno creando sempre più ostacoli al settore degli investimenti sostenibili. Schaefer spiega che i fondi ESG tedeschi possono continuare a investire in società statunitensi purché la definizione di “sostenibile” sia chiara, sottolineando al contempo che gli investimenti per la difesa in prodotti finanziari ESG sono consentiti purché vengano resi pubblici.
Bafin non è solo impegnata a prendere sul serio il greenwashing, ma anche a lavorare attivamente verso normative legali che promuovano una politica di informazione chiara e trasparente. L’obiettivo è ripristinare finalmente la fiducia degli investitori negli investimenti sostenibili.