Le imprese di Bamberga avvertono: la tassa sugli imballaggi danneggia il commercio e i cittadini!
L'economia bavarese mette in guardia contro l'introduzione di una tassa comunale sugli imballaggi e chiede soluzioni alternative per evitare i rifiuti.

Le imprese di Bamberga avvertono: la tassa sugli imballaggi danneggia il commercio e i cittadini!
Nella discussione sull'introduzione di un'imposta comunale sugli imballaggi in Baviera, i rappresentanti dell'economia di Bamberg hanno espresso chiaramente la loro opposizione a questo progetto. Herbert Grimmer, presidente del comitato IHK di Bamberga, critica la tassa definendola uno strumento inadeguato per evitare gli sprechi e promuovere la sostenibilità. A suo avviso, una tassa del genere graverebbe principalmente sui consumatori, sui commercianti e sui ristoranti e creerebbe una burocrazia inutile. Grimmer sottolinea che sono già in vigore numerose norme per ridurre gli imballaggi, come l'obbligo del riutilizzabile e diverse adesioni al sistema duale.
Queste preoccupazioni non sono una coincidenza. In diversi comuni bavaresi sono in corso discussioni su tasse sugli imballaggi simili, soprattutto dopo la sentenza della Corte costituzionale federale, che ha dichiarato costituzionale una tassa sugli imballaggi imposta dalla città di Tubinga il 22 gennaio 2025. La tassa colpisce gli imballaggi usa e getta, le stoviglie usa e getta e le posate usa e getta ed è finalizzata a ridurre gli sprechi e a favorire l’utilizzo di sistemi riutilizzabili. Tuttavia, le Camere di commercio e dell'industria bavaresi avvertono che tale tassa è considerata un mezzo inadeguato per ricostituire le casse comunali poiché potrebbe causare notevoli oneri economici e amministrativi aggiuntivi.
Oneri economici e ostacoli burocratici
Andreas Wandner, funzionario del registro delle imposte, delle finanze e del commercio presso l'IHK dell'Alta Franconia di Bayreuth, aggiunge che l'introduzione di nuove tasse locali inasprirebbe ulteriormente la burocrazia esistente. Ciò metterebbe a dura prova non solo le aziende, ma anche i comuni. Soprattutto in tempi economicamente difficili, i rappresentanti delle imprese chiedono ai politici di non creare ulteriori oneri burocratici, poiché tasse aggiuntive potrebbero indebolire il potere d’acquisto e mettere in pericolo gli investimenti.
Attualmente è in discussione un “modello di statuto” a livello nazionale per la regolamentazione uniforme delle tasse sugli imballaggi, ma non è chiaro se questo possa effettivamente armonizzare le diverse normative nei comuni. Le filiali dovrebbero chiarire in quali comuni viene riscossa l'imposta sugli imballaggi e in quale forma, il che comporta uno sforzo aggiuntivo.
Norme per evitare i rifiuti e alternative alle tasse
Le normative esistenti, come la Direttiva UE sulla plastica monouso e la legge tedesca sugli imballaggi, contribuiscono a evitare i rifiuti. Dal 2024, i produttori saranno tenuti a coprire i costi dei prodotti di plastica monouso raccolti come rifiuti negli spazi pubblici. Una richiesta aggiuntiva di una tassa comunale sugli imballaggi rappresenterebbe quindi un doppio onere finanziario per le aziende che hanno già ridotto la quantità di imballaggi in plastica monouso attraverso l’obbligo dell’offerta riutilizzabile.
Per sostenere gli obiettivi di sostenibilità dei comuni, dovrebbero essere prese in considerazione opzioni di finanziamento alternative. Invece di una tassa sugli imballaggi, la creazione di incentivi e il miglioramento delle infrastrutture per promuovere sistemi riutilizzabili, nonché una maggiore educazione dei cittadini su come evitare i rifiuti potrebbero essere misure più sensate. Le sfide che i comuni devono affrontare richiedono soluzioni creative che siano economicamente ed ecologicamente sostenibili.
Nel complesso si può dire che tra gli operatori dell'economia bavarese le opinioni riguardo all'imposta comunale sugli imballaggi sono molto divergenti. Mentre alcuni sono favorevoli all’introduzione, altri mettono in guardia dalle possibili conseguenze negative per il commercio al dettaglio e la ristorazione e chiedono un ripensamento della strategia sui rifiuti e sugli imballaggi.