Sentenza BGH: consentiti bonus per medicinali provenienti da altri paesi dell'UE?

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Il 18 luglio 2025 il BGH deciderà sull'ordinazione di farmaci da prescrizione da altri paesi dell'UE e sui possibili bonus.

Am 18.07.2025 entscheidet der BGH über die Bestellung rezeptpflichtiger Medikamente aus dem EU-Ausland und mögliche Boni.
Il 18 luglio 2025 il BGH deciderà sull'ordinazione di farmaci da prescrizione da altri paesi dell'UE e sui possibili bonus.

Sentenza BGH: consentiti bonus per medicinali provenienti da altri paesi dell'UE?

La Corte federale di giustizia (BGH) si trova di fronte a una decisione cruciale riguardante l'ordinazione di farmaci da prescrizione da altri paesi dell'UE. In particolare viene verificato se è consentito concedere premi o compensi all'atto dell'ordinazione di tali medicinali. La Corte di giustizia europea ha già chiarito che i bonus sono possibili purché non venga messa a repentaglio la fornitura di medicinali in Germania. In questo contesto, tuttavia, i tribunali di grado inferiore hanno stabilito che la fornitura di medicinali è considerata a rischio se i medicinali soggetti a prescrizione possono essere ottenuti dall'estero a condizioni più favorevoli. Il giornalista economico Nicolas Lieven commenterà questo argomento esplosivo in una serie di interviste su radioeins e ne spiegherà i possibili effetti. rapporti radioeins.

In Germania i farmaci soggetti a prescrizione sono soggetti a severi controlli sui prezzi previsti dalla legge. La Corte federale di giustizia ha deciso più di dieci anni fa che le farmacie per corrispondenza con sede in altri paesi dell'UE possono concedere premi sui farmaci soggetti a prescrizione. Questa decisione solleva interrogativi sui prezzi e sulla competitività. Il prezzo fisso legale non si applica tuttavia ai farmaci da banco, che le farmacie possono fissare a propria discrezione. I prezzi dei farmaci soggetti a prescrizione sono regolati dalla legge per evitare una concorrenza rovinosa e la possibile privazione dei pazienti. Il processo di determinazione del prezzo dei farmaci soggetti a prescrizione prevede diverse fasi: in primo luogo, l'azienda farmaceutica fissa il prezzo di vendita, poi il grossista può aggiungere un massimo del 3,15% più 73 centesimi per confezione, ma un massimo di 37,80 euro. Le farmacie, a loro volta, possono addebitare il 3% più 8,35 euro a confezione, oltre a importi aggiuntivi per i servizi di emergenza e i servizi farmaceutici. Lo riferisce ZDF.

La disputa sui prezzi fissi

Un punto centrale del contendere è l’interpretazione dei prezzi fissi per le farmacie per corrispondenza in altri paesi dell’UE. Il BGH si è pronunciato a favore della farmacia per corrispondenza Tanimis Pharma e nel giugno 2019 ha emesso una sentenza che vieta anche piccoli regali come fazzoletti o glucosio. Nel 2016 la Corte di giustizia europea ha stabilito che le norme sui prezzi della legge sui medicinali non si applicano alle farmacie straniere. Per questo motivo sono state necessarie modifiche alla legge sui medicamenti per chiarire i prezzi fissi nella vendita per corrispondenza.

Un altro argomento riguarda il previsto ritorno di DocMorris alla concessione di bonus finanziari per gli ordini di farmaci con prescrizione online. L'ABDA sottolinea che i prezzi fissi sono stabiliti nel Quinto Codice Sociale e che tali sconti non dovrebbero far parte dell'offerta farmaceutica. Resta da vedere come sarà l'attuale situazione giuridica dopo l'imminente decisione del BGH e quale impatto ciò potrebbe avere sui pazienti e sulle condizioni di mercato in Germania.