Il Consiglio economico della CDU chiede il ritiro delle donazioni sociali – La Confederazione in crisi di bilancio
Secondo un rapporto di www.welt.de, il Consiglio economico della CDU chiede il ritiro dei “doni sociali” degli ultimi anni come via d'uscita dalla crisi di bilancio. L'Unione dei contribuenti sostiene questa richiesta e chiede il blocco delle assunzioni nell'Amministrazione federale e il blocco delle costruzioni su diversi progetti d'investimento. Il ritiro dei “doni sociali” significherebbe che i benefici statali come gli assegni di cittadinanza e gli assegni familiari di base verrebbero ridotti o eliminati. Ciò avrebbe un impatto diretto sui beneficiari di questi benefici, ma potrebbe anche frenare la domanda interna poiché minori trasferimenti pubblici potrebbero portare a una riduzione dei consumi. Ciò a sua volta potrebbe esercitare pressioni sulle aziende e sul mercato del lavoro. Blocco delle assunzioni nell'amministrazione federale e blocco delle costruzioni per...

Il Consiglio economico della CDU chiede il ritiro delle donazioni sociali – La Confederazione in crisi di bilancio
Secondo un rapporto di www.welt.de, il Consiglio economico della CDU chiede il ritiro dei “doni sociali” degli ultimi anni come via d'uscita dalla crisi di bilancio. L'Unione dei contribuenti sostiene questa richiesta e chiede il blocco delle assunzioni nell'Amministrazione federale e il blocco delle costruzioni su diversi progetti d'investimento.
Il ritiro dei “doni sociali” significherebbe che i benefici statali come gli assegni di cittadinanza e gli assegni familiari di base verrebbero ridotti o eliminati. Ciò avrebbe un impatto diretto sui beneficiari di questi benefici, ma potrebbe anche frenare la domanda interna poiché minori trasferimenti pubblici potrebbero portare a una riduzione dei consumi. Ciò a sua volta potrebbe esercitare pressioni sulle aziende e sul mercato del lavoro.
Il blocco delle assunzioni nell’Amministrazione federale e il blocco delle costruzioni per diversi progetti porterebbero a una riduzione della spesa pubblica. Ciò avrebbe un impatto sui settori dell’edilizia e dei servizi, poiché si potrebbero perdere ordini e posti di lavoro. D’altro canto, un’amministrazione più snella ed efficiente potrebbe portare a risparmi sui costi a lungo termine.
Le misure proposte potrebbero quindi esercitare una pressione a breve termine sull’economia e sul mercato del lavoro, ma a lungo termine portare ad un sollievo per il bilancio statale. Resta da vedere se e in che misura il governo federale risponderà a queste richieste e quali effetti concreti avranno le misure sul mercato e sul settore finanziario.
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