La fine dell’era fossile: la Cina sulla strada verso un’economia climaticamente neutra entro il 2030
Secondo un rapporto di www.merkur.de, l’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) riferisce che la Cina sta realizzando con successo il suo obiettivo di costruire un’economia a impatto climatico zero. Uno dei motivi principali di questo successo è il calo della domanda di combustibili fossili come carbone, petrolio e gas naturale in Cina. Cresce invece il bisogno di energie rinnovabili, il che significa che la Cina sta assumendo un ruolo pionieristico nell’espansione delle tecnologie verdi. Secondo il rapporto, nel 2022, il 60% di tutte le auto elettriche vendute, il 50% delle nuove turbine eoliche e il 45% di tutti i nuovi sistemi solari nel mondo sono stati installati in Cina. Inoltre, il 30% della nuova capacità nucleare globale proviene dalla Cina. L’AIE prevede che la Cina raggiungerà prima i suoi obiettivi climatici autoimposti entro il 2030...

La fine dell’era fossile: la Cina sulla strada verso un’economia climaticamente neutra entro il 2030
Secondo un rapporto di www.merkur.de, l’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) riferisce che la Cina sta realizzando con successo il suo obiettivo di costruire un’economia a impatto climatico zero. Uno dei motivi principali di questo successo è il calo della domanda di combustibili fossili come carbone, petrolio e gas naturale in Cina. Cresce invece il bisogno di energie rinnovabili, il che significa che la Cina sta assumendo un ruolo pionieristico nell’espansione delle tecnologie verdi. Secondo il rapporto, nel 2022, il 60% di tutte le auto elettriche vendute, il 50% delle nuove turbine eoliche e il 45% di tutti i nuovi sistemi solari nel mondo sono stati installati in Cina. Inoltre, il 30% della nuova capacità nucleare globale proviene dalla Cina. L’IEA prevede che la Cina raggiungerà gli obiettivi climatici autoimposti entro il 2030 prima del previsto.
Questi dati impressionanti hanno implicazioni significative per il mercato e il settore finanziario. Il calo della domanda di combustibili fossili in Cina significa che il contesto degli investimenti in questo settore cambierà. Le aziende dipendenti dai combustibili fossili devono sviluppare strategie alternative per rimanere competitive. D’altro canto, il boom delle energie rinnovabili in Cina apre nuove opportunità di investimento per le aziende di questo settore.
Inoltre, il calo delle emissioni in Cina è legato anche al rallentamento dell’economia cinese. Il settore delle costruzioni, che è stato un fattore chiave della crescita cinese negli ultimi anni, sta perdendo importanza. Ciò porta ad una diminuzione delle emissioni di CO2 poiché il settore edile produce grandi quantità di CO2.
Gli sforzi della Cina per costruire un’economia climaticamente neutra sono di grande importanza per raggiungere gli obiettivi climatici globali. Tuttavia, l’IEA sottolinea che è improbabile che la Cina raggiunga la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050 e sarà ancora il più grande consumatore di combustibili fossili. Si prevede che le emissioni di gas naturale non raggiungeranno il picco prima del 2040, mentre le emissioni di petrolio dovrebbero raggiungere il picco entro il 2030 per poi diminuire lentamente.
Nel complesso, il rapporto è ottimista ed evidenzia l’impatto positivo del calo dell’uso del carbone da parte della Cina sulle emissioni globali di CO2. Tuttavia c’è ancora molto da fare per raggiungere l’obiettivo di 1,5 gradi. Tuttavia, gli sviluppi in Cina mostrano chiaramente che si sta avviando la strada verso un’economia verde e sostenibile.
Fonte: secondo un rapporto di www.merkur.de
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