I 3 migliori propositi finanziari degli austriaci per il 2024: spendere meno, accumulare un gruzzolo, gestire il debito.

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

Il nuovo anno porta con sé buoni propositi, non solo in ambito salute e stile di vita, ma anche in termini finanziari. Secondo un sondaggio di JP Morgan AM, il 55% degli intervistati austriaci intende spendere meno denaro nel prossimo anno. Il 39% prevede di risparmiare per le emergenze e il 35% prevede di gestire i propri debiti (www.derstandard.at). Effetti sul mercato Le misure di austerità previste dai consumatori austriaci potrebbero in futuro avere ripercussioni sul mercato dei consumi. Una minore spesa al consumo potrebbe portare a un calo delle vendite in vari settori, come la vendita al dettaglio o l’intrattenimento. Le aziende dovrebbero...

Das neue Jahr bringt gute Vorsätze mit sich, nicht nur im Bereich Gesundheit und Lebensstil, sondern auch in finanzieller Hinsicht. Laut einer Umfrage von JP Morgan AM haben 55 Prozent der österreichischen Befragten den Vorsatz, im kommenden Jahr weniger Geld auszugeben. 39 Prozent planen, Geld für Notfälle zu sparen, und 35 Prozent haben vor, ihre Schulden zu managen (www.derstandard.at). Auswirkungen auf den Markt Die geplanten Sparmaßnahmen der österreichischen Verbraucher könnten zukünftig Auswirkungen auf den Konsummarkt haben. Weniger Ausgaben der Verbraucher könnten zu einem Rückgang des Umsatzes in verschiedenen Branchen führen, wie z.B. im Einzelhandel oder in der Unterhaltungsindustrie. Unternehmen müssten …
Il nuovo anno porta con sé buoni propositi, non solo in ambito salute e stile di vita, ma anche in termini finanziari. Secondo un sondaggio di JP Morgan AM, il 55% degli intervistati austriaci intende spendere meno denaro nel prossimo anno. Il 39% prevede di risparmiare per le emergenze e il 35% prevede di gestire i propri debiti (www.derstandard.at). Effetti sul mercato Le misure di austerità previste dai consumatori austriaci potrebbero in futuro avere ripercussioni sul mercato dei consumi. Una minore spesa al consumo potrebbe portare a un calo delle vendite in vari settori, come la vendita al dettaglio o l’intrattenimento. Le aziende dovrebbero...

I 3 migliori propositi finanziari degli austriaci per il 2024: spendere meno, accumulare un gruzzolo, gestire il debito.

Das neue Jahr bringt gute Vorsätze mit sich, nicht nur im Bereich Gesundheit und Lebensstil, sondern auch in finanzieller Hinsicht. Laut einer Umfrage von JP Morgan AM haben 55 Prozent der österreichischen Befragten den Vorsatz, im kommenden Jahr weniger Geld auszugeben. 39 Prozent planen, Geld für Notfälle zu sparen, und 35 Prozent haben vor, ihre Schulden zu managen ( www.derstandard.at ).

Impatto sul mercato

Le misure di austerità previste dai consumatori austriaci potrebbero in futuro avere ripercussioni sul mercato dei consumi. Una minore spesa al consumo potrebbe portare a un calo delle vendite in vari settori, come la vendita al dettaglio o l’intrattenimento. Le aziende dovrebbero adattarsi al cambiamento delle abitudini dei consumatori e adattare di conseguenza le loro strategie di marketing per rimanere competitive.

Impatto sul settore finanziario

La tendenza al risparmio per le emergenze e alla gestione del debito potrebbe avere un impatto sulle banche e sulle società di servizi finanziari. L’aumento della domanda di prodotti di risparmio e di investimento come conti di risparmio, fondi di investimento e assicurazioni potrebbe portare a cambiamenti nelle offerte e nei prodotti. Allo stesso tempo, le banche potrebbero fare sempre più affidamento sui servizi di consulenza per la ristrutturazione del debito per soddisfare le esigenze dei consumatori.

Conclusione

Le buone intenzioni dei consumatori austriaci per il prossimo anno potrebbero avere diversi effetti sul mercato e sul settore finanziario. Le aziende e le istituzioni finanziarie devono adattarsi ai cambiamenti nei comportamenti di consumo e di risparmio e adottare misure adeguate per soddisfare le nuove esigenze dei consumatori.

Leggi l'articolo originale su www.derstandard.at

All'articolo