Summit Ue a Bruxelles: disputa su armi e soldi per l'Europa!
Vertice UE a Bruxelles il 4 febbraio 2025: discussione sulla spesa per la difesa, sulla produzione di armi e sul finanziamento in Europa.

Summit Ue a Bruxelles: disputa su armi e soldi per l'Europa!
In un vertice a Bruxelles, i leader dell’UE hanno raggiunto un accordo per l’acquisto di nuove armi per rafforzare la capacità di difesa dell’Europa. Questa decisione è accolta con favore dalla Commissione europea, che stima che nei prossimi dieci anni dovranno essere investiti altri 500 miliardi di euro in progetti di armamenti per raggiungere obiettivi come la difesa aerea europea e la sicurezza dei confini orientali. Restano tuttavia poco chiare due questioni centrali: chi dovrebbe produrre l’equipaggiamento militare e come sarà garantito il suo finanziamento?
Il vertice si è svolto al Palais d’Egmont con l’obiettivo di creare un’atmosfera confidenziale. Nel corso del dibattito è stata discussa anche la richiesta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ai paesi della NATO di aumentare le spese per la difesa al 5% del PIL. In questo contesto, il cancelliere Olaf Scholz ha osservato che la Germania riesce a malapena a raggiungere la quota NATO, mentre sette paesi dell'UE la mancano.
Focus sulla spesa europea per la difesa
Nel contesto della guerra in corso in Ucraina, i bilanci della difesa degli Stati membri dell’UE per il 2024 mostrano una chiara tendenza ad aumentare. Questo approccio è modellato dalle tensioni geopolitiche, dagli impegni della NATO e dalle priorità nazionali. La Polonia, ad esempio, ha deciso di aumentare la spesa per la difesa al 3% del PIL. Anche altri paesi come Slovacchia, Slovenia, Lettonia e Romania mirano a raggiungere la soglia del 2%. La Romania ha aumentato il budget per il 2022 del 14%.
Anche le sfide nel partenariato franco-tedesco stanno diventando chiare, in particolare nei progetti di difesa come il Future Combat Air System (FCAS) e il Main Ground Combat System. Il Fondo europeo per la difesa, del valore di 8 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, mira a rafforzare la tecnologia e l’industria della difesa, mentre sono previsti significativi aumenti di bilancio in Francia, Regno Unito e Polonia. La Germania intende stanziare altri 100 miliardi di euro per raggiungere l'obiettivo della NATO del 2% del PIL.
Resta centrale anche il dibattito sul finanziamento di nuove armi. Il presidente Macron chiede maggiori finanziamenti europei e la riduzione del debito condiviso, mentre Germania, Paesi Bassi e Austria si oppongono. Scholz ha chiarito che non ci sarà alcun debito comune per l’UE. Si discute anche di una possibile riconversione della Banca europea per gli investimenti per consentire il finanziamento degli armamenti, ma questo incontra resistenza poiché la banca è conosciuta soprattutto come “banca del clima”.
Questi sviluppi indicano un profondo cambiamento nella strategia di difesa dell’Europa, rafforzato dalle realtà geopolitiche e dalla pressione sulla NATO affinché persegua una politica di difesa unificata. Resta da vedere come gli Stati membri dell’UE risponderanno alle sfide emergenti.