La Corte di giustizia europea conferma: Google deve pagare una multa di 4,1 miliardi di euro!

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

La Corte di giustizia europea appoggia una multa di un miliardo di dollari contro Google per abuso di mercato; Le sanzioni confluiscono nel bilancio dell’UE per promuovere la concorrenza.

EuGH unterstützt Milliardenstrafe gegen Google wegen Marktmissbrauch; Strafen fließen in den EU-Haushalt zur Wettbewerbsförderung.
La Corte di giustizia europea appoggia una multa di un miliardo di dollari contro Google per abuso di mercato; Le sanzioni confluiscono nel bilancio dell’UE per promuovere la concorrenza.

La Corte di giustizia europea conferma: Google deve pagare una multa di 4,1 miliardi di euro!

La Corte di Giustizia Europea (CGCE) ha confermato in una decisione storica che Google e la sua società madre Alphabet dovranno pagare una multa totale di 2,4 miliardi di euro. Questa sanzione è stata originariamente imposta dalla Commissione Europea nel 2017 perché la società ha abusato della sua posizione dominante. In particolare è stato accertato che Google ha favorito nei risultati di ricerca il proprio servizio di comparazione prezzi “Google Shopping”, provocando così il declassamento di altri servizi di comparazione.

L'avvocato generale presso la Corte di giustizia europea aveva precedentemente sostenuto la richiesta di questa sanzione. Nel suo voto ha dichiarato che le obiezioni di Google sono considerate infondate. Sebbene il parere dell'avvocato generale non sia vincolante, la Corte di solito segue la sua raccomandazione. Ciò suggerisce che i giudici non hanno ritenuto convincenti le argomentazioni di Google riguardo alla multa di 4,1 miliardi di euro inflitta in un tribunale di grado inferiore nel 2018.

Contesto della punizione

La Commissione Europea accusa Google di imporre restrizioni illegali ai produttori e agli operatori di dispositivi mobili. Per ottenere una licenza per l'app store dell'azienda, i produttori sono stati costretti a preinstallare l'app di ricerca e il browser di Google. In questo modo Google ha sfruttato la sua posizione di monopolio sul mercato secondo l’UE. Nell'ambito della decisione, la Corte di giustizia europea ha riconosciuto che il comportamento di Google ha limitato in modo significativo la concorrenza.

Le controversie legali relative alle pratiche di mercato di Google vanno avanti da anni. Il motivo della procedura è stata una denuncia presentata nel 2009 dall'Associazione federale degli editori digitali e degli editori di giornali (BDZV) e dall'Associazione degli editori di riviste tedesche (VDZ). Ciò ha portato al procedimento ufficiale contro Google nel 2010.

Implicazioni per il futuro

Con la sentenza la Corte di giustizia europea conferma che non è il diritto comunitario a contestare la posizione dominante, ma piuttosto il suo sfruttamento abusivo da parte di aziende come Google. I giudici sottolineano che Google ha una responsabilità speciale nel non limitare la concorrenza. Le risorse finanziarie derivanti dalle sanzioni imposte confluiscono nel bilancio dell'UE e contribuiscono a ridurre i contributi degli Stati membri.

La decisione è un altro passo in una lunga battaglia legale che riflette le sfide normative che i giganti della tecnologia devono affrontare. Quasi un decennio dopo il primo caso, Google rimane soggetta alla rigorosa normativa europea sulla concorrenza volta a garantire una concorrenza leale e a prevenire abusi di potere di mercato.

La Süddeutsche Zeitung riferisce che l'avvocato generale della Corte di giustizia europea ritiene giustificata la punizione. Sono stati esaminati in modo esaustivo gli sviluppi riguardanti la pena stessa e i passaggi legali precedenti. Anche Heis in linea analizzato il contesto e la rilevanza della sentenza per la concorrenza nel mercato digitale.