Massicce perdite di posti di lavoro nell’industria tedesca: 100.000 posti di lavoro in pericolo!

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

L’industria tedesca si trova ad affrontare una massiccia perdita di posti di lavoro: 100.000 posti di lavoro potrebbero essere persi entro la fine del 2025. Le ragioni sono la debolezza dell’economia e l’aumento dei costi.

Die deutsche Industrie steht vor massiven Jobverlusten: Bis Ende 2025 könnten 100.000 Stellen wegfallen. Ursachen sind schwache Konjunktur und steigende Kosten.
L’industria tedesca si trova ad affrontare una massiccia perdita di posti di lavoro: 100.000 posti di lavoro potrebbero essere persi entro la fine del 2025. Le ragioni sono la debolezza dell’economia e l’aumento dei costi.

Massicce perdite di posti di lavoro nell’industria tedesca: 100.000 posti di lavoro in pericolo!

La situazione nel settore manifatturiero tedesco resta tesa. Si stima che entro la fine del 2025 potrebbero andare perduti altri 100.000 posti di lavoro, come dimostra uno studio della società di consulenza aziendale EY. Nel 2024 sono già stati tagliati 70.000 posti di lavoro, evidenziando le sfide del settore.

Jan Brorhilker, esperto di EY, sottolinea che dal 2019 il numero dei dipendenti è diminuito complessivamente di 141.400 unità. Le ragioni di ciò sono molteplici: un’economia globale debole, prezzi elevati dell’energia e una maggiore concorrenza, soprattutto da parte di aziende cinesi, colpiscono l’industria tedesca.

Calo delle vendite e delocalizzazioni produttive

Lo sviluppo attuale è allarmante: lo scorso anno il fatturato delle aziende industriali tedesche è diminuito del 3,8% rispetto all'anno precedente, il che corrisponde a una perdita di 83,6 miliardi di euro. Particolarmente colpito è stato il settore elettrotecnico, che ha registrato un calo del fatturato del 7,5%. Anche l'industria metalmeccanica e quella automobilistica hanno subito perdite, con cali delle vendite del 5,1% e del 5,0%.

Lo sviluppo dell'occupazione segue con un certo ritardo queste tendenze negative delle vendite. Le aziende stanno cercando di ritardare il più a lungo possibile i tagli ai posti di lavoro. Ciononostante, si prevede sempre più che la produzione venga delocalizzata all’estero, il che eserciterà un’ulteriore pressione sull’occupazione. Nuovi investimenti vengono sempre più effettuati all'estero, mentre la domanda interna è diminuita del 4,8% e le esportazioni del 2,8%.

Jan Brorhilker è chiaramente pessimista riguardo alle prospettive del settore per l'anno in corso. Le aziende devono adottare misure per ridurre i costi, aumentare la flessibilità e aumentare la competitività per affrontare le sfide crescenti.

Per maggiori dettagli sugli attuali sviluppi del settore, leggere i rapporti di Mondo E EY.