L'economia della Sassonia sotto pressione: raggio di speranza o falsa speranza?
Nonostante una leggera ripresa della fiducia, la situazione economica in Sassonia peggiora. Le indagini IHK mostrano sfide e rischi.

L'economia della Sassonia sotto pressione: raggio di speranza o falsa speranza?
La situazione economica in Sassonia peggiora leggermente, ma ci sono anche segnali di miglioramento dell'umore. Secondo l'indagine economica primaverile delle Camere di commercio e dell'industria della Sassonia, la situazione economica di molte aziende nel Free State ha continuato a peggiorare, ma allo stesso tempo le previsioni mostrano una leggera tendenza al rialzo. Sebbene esistano indicatori di ripresa a livello nazionale, alcune aziende segnalano condizioni difficili. L'industria sassone riferisce che il 26% sta riscontrando buoni affari, mentre il 25% è alle prese con sfide.
Un aspetto centrale del sondaggio è lo scarso utilizzo delle capacità produttive, che mette in difficoltà molte aziende. Inoltre, aumentano le barriere commerciali che gravano ulteriormente sui processi aziendali. Il saldo delle aspettative delle imprese è peggiorato di 7 punti, a -10, indicando una percezione divisa del futuro economico. Particolarmente preoccupanti sono gli elevati costi del lavoro, identificati come il principale fattore di rischio dal 72% delle aziende intervistate.
Stagnazione e sfide del settore
Una situazione simile si riscontra anche secondo un altro studio, che rileva una situazione economica stagnante in Sassonia. Le Camere hanno segnalato un leggero aumento del saldo della situazione di un punto a 13 punti, ma ciò non rappresenta un miglioramento significativo. La situazione economica è nuovamente peggiorata, soprattutto nell'industria. Gli elevati costi energetici e la crescente concorrenza, soprattutto da parte della Cina, stanno esercitando un’ulteriore pressione sulla competitività.
Quasi la metà delle aziende del settore (50%) segnala un calo delle vendite e diminuiscono anche gli ordini in arrivo dal paese e dall'estero. Le previsioni sul saldo delle imprese per il futuro sono scese a -19 punti, un terzo delle aziende prevede un ulteriore peggioramento. La domanda interna rimane un ulteriore rischio, con il 72% che ritiene critico il calo.
Differenze settoriali e situazione occupazionale
Rispetto ad altri settori economici, l'edilizia mostra sviluppi piuttosto positivi, anche se la situazione resta tesa. Oltre la metà delle imprese edili segnala un calo dello sfruttamento delle capacità e degli ordini in entrata. Il valore delle aspettative delle imprese per questo settore è attualmente -24 punti. Nel settore dei servizi il saldo ha invece toccato il massimo di 35 punti, con l'88% degli intervistati che dichiara buoni affari.
Il settore dell'ospitalità e del turismo è migliorato fino a 20 punti e l'80% delle imprese è in pareggio o in profitto. La situazione occupazionale resta tuttavia tesa. Circa il 28% delle aziende ha tagliato il personale e solo nel settore dei servizi si registra una dinamica positiva. Le prospettive generali per la performance economica indicano un leggero calo, con tagli dei tassi di interesse e miglioramento dell’attività economica nei paesi vicini visti come possibili opportunità.
Il peso della debole domanda interna (66%) e degli alti prezzi dell’energia (63%) continua a rappresentare sfide importanti. L'incertezza segnalata riguardo alla ripresa economica rimane una questione chiave, in particolare per quanto riguarda il futuro sviluppo del business.