Le sanzioni deprimono l'economia russa: entrano in vigore le nuove misure dell'UE

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Le sanzioni occidentali stanno mettendo a dura prova l’economia russa e portando a tagli significativi. Gli sviluppi e i rapporti attuali analizzano le conseguenze.

Westliche Sanktionen belasten Russlands Wirtschaft und führen zu erheblichen Einschnitten. Aktuelle Entwicklungen und Berichte analysieren die Folgen.
Le sanzioni occidentali stanno mettendo a dura prova l’economia russa e portando a tagli significativi. Gli sviluppi e i rapporti attuali analizzano le conseguenze.

Le sanzioni deprimono l'economia russa: entrano in vigore le nuove misure dell'UE

Le sanzioni occidentali stanno avendo un grave impatto sull’economia russa, come dimostra un recente rapporto interno del Ministero degli Esteri. Le misure, parte del 17° pacchetto di sanzioni dell’UE, hanno causato danni “significativi”. In particolare, la Russia è costretta a tagliare gli investimenti chiave poiché le entrate del petrolio e del gas sono crollate Mercurio.

Negli ultimi tre anni l’UE ha imposto sanzioni globali alla Russia, tra cui divieti di esportazione e importazione, l’esclusione delle banche russe dal sistema Swift e la sospensione delle licenze di trasmissione. Queste misure mirano ad aumentare la pressione sul presidente Vladimir Putin dopo che la Russia avrà invaso l’Ucraina nel 2022 Deutschlandfunk riportato.

Le sanzioni e la loro elusione

L’UE ha fatto progressi nell’affrontare la cosiddetta “flotta ombra” che sta aiutando la Russia a eludere le sanzioni petrolifere occidentali. Alcuni stati hanno iniziato a ritirare le bandiere dalle navi battenti false flag. Nonostante questi sforzi, la Cina è diventata responsabile di circa l’80% dell’evasione delle sanzioni, e in questa evasione sono coinvolte anche le aziende dell’UE.

Per garantire l’efficacia delle sanzioni è essenziale un attento monitoraggio. Tuttavia, l’UE si trova ad affrontare difficoltà con paesi come il Kazakistan, gli Emirati Arabi Uniti e la Turchia, dove ci sono anche tentativi di eludere le sanzioni. Con una nuova misura si intende fermare le importazioni di petrolio nell’UE tramite petroliere straniere in difficoltà.

Impatto economico sulla Russia

Nonostante l’embargo, la Russia continua a vendere petrolio, carbone e gas, soprattutto a Cina e India. L’anno scorso, la Russia ha consegnato all’UE quantità record di gas naturale liquefatto (GNL), apportando alle casse statali otto miliardi di euro. Le entrate derivanti dalla vendita del petrolio confluiscono direttamente nel bilancio militare, il che porta a tagli significativi nei settori dei servizi sociali, dell’istruzione e della sanità. Nel gennaio 2025 l’inflazione in Russia era pari al 9,9%, aumentando ulteriormente il costo della vita.

L’attuale situazione economica è tesa, con le previsioni che prevedono una crescita economica di appena l’1,35% quest’anno, seguita da una stagnazione fino al 2029. Le aziende hanno difficoltà a trovare lavoratori, in parte a causa dell’economia di guerra. Vi è anche carenza di componenti elettronici e software poiché la Cina funge sempre più da principale punto di scambio per i semiconduttori e l’alta tecnologia occidentali.

Sviluppi politici

Con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Vladimir Putin che potrebbero negoziare un cessate il fuoco, cresce la preoccupazione che ciò possa compromettere la politica delle sanzioni. Trump ha annunciato che potrebbe revocare le sanzioni esistenti. Mentre l’UE e i paesi del G7 continuano a esercitare pressioni sulla Russia, un ritorno alle precedenti relazioni tra Russia ed Europa è considerato improbabile.