Aspre critiche alla spinta di Jens Spahn per sanzioni più severe sul denaro dei cittadini.
Secondo un rapporto di www.t-online.de, i beneficiari delle prestazioni sociali che rifiutano offerte di lavoro ragionevoli dovrebbero essere puniti più severamente secondo la volontà del governo. Il vicepresidente del gruppo parlamentare dell'Unione Jens Spahn ha addirittura suggerito un emendamento costituzionale per sanzioni più severe sul denaro dei cittadini. Secondo Spahn, le persone che possono lavorare e ricevere un'offerta di lavoro ma non l'accettano, in sostanza non dovrebbero più ricevere l'indennità di cittadinanza. Secondo lui il previsto inasprimento delle sanzioni sul denaro dei cittadini da parte del governo federale è un primo passo nella giusta direzione, ma non è sufficiente. Le critiche alla mossa di Spahn sono arrivate, tra gli altri, dal gruppo parlamentare SPD e dalla leader del partito di sinistra Janine Wissler, che ha definito la mossa scioccante e un attacco...

Aspre critiche alla spinta di Jens Spahn per sanzioni più severe sul denaro dei cittadini.
Secondo un rapporto di www.t-online.de,
Il governo vuole che i beneficiari delle prestazioni sociali che rifiutano offerte di lavoro ragionevoli siano soggetti a sanzioni più severe. Il vicepresidente del gruppo parlamentare dell'Unione Jens Spahn ha addirittura suggerito un emendamento costituzionale per sanzioni più severe sul denaro dei cittadini. Secondo Spahn, le persone che possono lavorare e ricevere un'offerta di lavoro ma non l'accettano, in sostanza non dovrebbero più ricevere l'indennità di cittadinanza. Secondo lui il previsto inasprimento delle sanzioni sul denaro dei cittadini da parte del governo federale è un primo passo nella giusta direzione, ma non è sufficiente.
Le critiche alla mossa di Spahn sono arrivate, tra gli altri, dal gruppo parlamentare SPD e dalla leader del partito di sinistra Janine Wissler, che ha definito la mossa scioccante e un attacco ai diritti sociali fondamentali. Il governo federale ha tuttavia dato il via libera al previsto inasprimento delle prestazioni a favore dei cittadini. In futuro i centri per l'impiego potranno sopprimere completamente l'indennità di cittadinanza per i disoccupati per un massimo di due mesi se le persone interessate si rifiutano costantemente di iniziare a lavorare.
Le misure di inasprimento previste potrebbero avere un impatto significativo sul mercato del lavoro. Da un lato, potrebbero contribuire a motivare più persone ad accettare i posti di lavoro offerti e quindi a ridurre il tasso di disoccupazione. D’altro canto, le misure potrebbero anche portare alcuni beneficiari di benefici di cittadinanza a essere spinti verso lavori precari per evitare sanzioni.
La discussione sulla riduzione del denaro dei cittadini dimostra che la questione sta diventando sempre più polarizzata e porterà a dibattiti controversi in futuro. Resta da vedere come i cambiamenti previsti influenzeranno effettivamente il mercato del lavoro e il settore finanziario.
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