L’economia svizzera cresce in modo sorprendente: quale sarà il prossimo passo?

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L’economia svizzera mostra una crescita del PIL dello 0,8% nel 2025, nonostante i rischi tariffari e le previsioni di crescita in calo.

Die Schweizer Wirtschaft zeigt 2025 ein BIP-Wachstum von 0,8%, trotz Zollrisiken und sinkenden Wachstumsprognosen.
L’economia svizzera mostra una crescita del PIL dello 0,8% nel 2025, nonostante i rischi tariffari e le previsioni di crescita in calo.

L’economia svizzera cresce in modo sorprendente: quale sarà il prossimo passo?

Nel primo trimestre del 2025 l’economia svizzera è apparsa robusta e ha registrato una crescita del PIL reale dello 0,8% rispetto al trimestre precedente. Questo sviluppo positivo supera la prima stima della Segreteria di Stato dell'economia (Seco), che in precedenza aveva previsto una crescita dello 0,7%. Secondo Felicitas Kemeny, direttrice economica del Seco, l'economia si trova in una situazione dinamica.

I motori di questa crescita sono, tra le altre cose, gli effetti di spinta sulle esportazioni, che sono fortemente influenzate dalle minacce tariffarie del presidente americano Donald Trump. A beneficiarne in modo significativo è stato soprattutto il settore chimico-farmaceutico, con le esportazioni farmaceutiche che sono aumentate di oltre un terzo a marzo per poi diminuire di quasi un quarto ad aprile. Anche il settore dei servizi e la domanda interna hanno contribuito positivamente allo sviluppo economico. Il settore alberghiero, invece, ha registrato un calo del valore aggiunto dopo il forte trimestre precedente.

Sfide causate dalle nuove normative doganali

Mentre la Seco considera positiva la situazione attuale, gli esperti economici già avvertono di un possibile rallentamento della crescita. Il commercio estero mostra segnali di contromossa e l’indice settimanale dell’attività economica segnala un rallentamento. Uno sguardo alle sfide future mostra che le minacce tariffarie statunitensi potrebbero avere un impatto negativo sulla crescita economica nel corso dell’anno. A risentire del calo della creazione di valore sono soprattutto i settori meccanico, elettrico e metallurgico.

L’indice dei direttori degli acquisti (PMI) è sceso a 42,1 punti a maggio, il livello più basso da dicembre 2023, indicando una contrazione dell’attività economica. Per l’intero 2025, si stima che una crescita del PIL di circa l’1% sia realistica, più o meno la stessa dell’anno precedente. Inoltre, la crescita del PIL per il 2024 è stata rivista all’1,0%, ovvero al di sotto della media a lungo termine di circa l’1,7%.

Al ribasso le previsioni di crescita

20min.ch segnalato, le incertezze e in particolare le nuove tariffe statunitensi rappresentano sfide considerevoli. Per il 2025 si prevede ora una crescita del PIL reale pari all’1,2%, mentre in precedenza la stima era dell’1,4%. Anche la previsione per il 2026 è stata abbassata dall’1,5% all’1,2%.

Si prevede che le tariffe statunitensi, che ammontano fino al 30% sulle importazioni dalla Cina e al 10% sui prodotti provenienti da UE, Giappone e Corea del Sud, ridurranno il volume del commercio globale di oltre un terzo. Queste tariffe elevate e l’incertezza che ne deriva fanno sì che le aziende svizzere siano restie a investire. L'attività di investimento in macchinari e attrezzature per il 2025 sarà ridotta dal +1,2% al -0,1%.

L’economia interna, d’altro canto, rimane solida, in particolare i consumi e gli investimenti in costruzioni. Ciò è dovuto principalmente alla forte crescita della popolazione attraverso l’immigrazione, alle aspettative di inflazione stabili e ai tassi di interesse e di cambio costanti. Nonostante le incertezze, le spese di consumo della popolazione svizzera restano stabili.

Tuttavia, nel 2025 il tasso di disoccupazione dovrebbe salire al 2,9% e nel 2026 al 3%, mentre nel 2024 era al 2,4%. La combinazione di sviluppi positivi e sfide crescenti porrà all’economia svizzera compiti entusiasmanti ma anche complessi nei prossimi trimestri.