Crisi dell'acciaio! ArcelorMittal ferma i piani verdi a Brema ed Eisenhüttenstadt

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ArcelorMittal ferma la produzione di acciaio a impatto climatico zero in Germania. Il politico dell'SPD Klingbeil chiede soluzioni e un vertice d'acciaio.

ArcelorMittal stoppt klimaneutrale Stahlproduktion in Deutschland. SPD-Politiker Klingbeil fordert Lösungen und einen Stahlgipfel.
ArcelorMittal ferma la produzione di acciaio a impatto climatico zero in Germania. Il politico dell'SPD Klingbeil chiede soluzioni e un vertice d'acciaio.

Crisi dell'acciaio! ArcelorMittal ferma i piani verdi a Brema ed Eisenhüttenstadt

ArcelorMittal Europe ha temporaneamente interrotto la prevista conversione delle acciaierie di Brema ed Eisenhüttenstadt ad una produzione a impatto climatico zero. Questa decisione è stata presa a causa dell’attuale situazione del mercato, che preoccupa molti operatori del settore. Il gruppo rinuncerà anche ai finanziamenti governativi destinati a sostenere questo cambiamento. Il politico dell’SPD Lars Klingbeil sottolinea l’importanza di creare una prospettiva per l’industria e vede nell’“acciaio verde” un elemento cruciale per la futura vitalità della Germania. Chiede un vertice d’acciaio per riunire tutti gli attori rilevanti e sviluppare soluzioni. In questo contesto Klingbeil ha già contattato il ministro federale dell'economia Reiche della CDU per discutere un'ulteriore strategia. Questa informazione è stata fornita da Deutschlandfunk pubblicato.

I piani di ArcelorMittal, che rappresentano una delle strategie più significative per decarbonizzare la produzione dell’acciaio, rimangono rilevanti. Il gruppo punta a una produzione a impatto climatico zero in Europa entro il 2050 e si è posto l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 30% entro il 2030. Per raggiungere questo obiettivo, ArcelorMittal si affida a tecnologie innovative come le tecnologie intelligenti del carbonio e dell’idrogeno nella produzione dell’acciaio. Alla fine del 2020, l'azienda è diventata il primo produttore di acciaio con un sistema di certificazione dell'acciaio verde e prevede di produrre 600.000 tonnellate di acciaio verde entro il 2022.

Progetti strategici e investimenti

Uno dei progetti centrali è il progetto H2H, avviato a marzo 2019. Si tratta della costruzione di un impianto di riduzione diretta ad Amburgo, che comporterà un volume di investimenti di 110 milioni di euro. I lavori preparatori per questo impianto sono stati avviati nel 2020 ed è stata presentata una domanda di finanziamento al Ministero federale dell’Ambiente. L'inizio della costruzione dell'impianto è previsto entro il 2021. Nella prima fase di espansione è prevista la produzione di 100.000 tonnellate di spugna di ferro con idrogeno grigio; La seconda fase prevede l’utilizzo di un’unità di elettrolisi per produrre acciaio verde probabilmente entro il 2025.

L’obiettivo a medio termine dello stabilimento di Amburgo è un funzionamento a impatto climatico zero. Allo stesso tempo, a Duisburg viene portato avanti il ​​progetto DRUIDE, che prevede l'utilizzo di spugna di ferro verde proveniente da Amburgo. La produzione prevista di DRI ad Amburgo verrà aumentata a 900.000 tonnellate all'anno, mentre a Brema si dovrà ottenere una riduzione di CO2 alimentando gas naturale e successivamente idrogeno nell'altoforno. Qui è previsto un elettrolizzatore con una capacità iniziale di 100 MW, che verrà ampliata a 300 MW. Anche l’utilizzo dell’idrogeno negli altiforni rientra nella strategia futura di Eisenhüttenstadt.

Prospettive e sfide

Il passaggio alla produzione di acciaio a impatto climatico zero rappresenta non solo una sfida tecnica per ArcelorMittal, ma anche una questione di opportunità di mercato. Lars Klingbeil e altri decisori sottolineano l’urgenza di sviluppare attivamente soluzioni alla situazione attuale e di non perdere di vista il settore. La combinazione di impianti di fusione elettrici con impianti di riduzione diretta è vista come la chiave per raggiungere obiettivi climatici ambiziosi garantendo allo stesso tempo posti di lavoro. Il prossimo periodo mostrerà come la politica e l’industria possano modellare insieme questo cambiamento.