Lotte delle imprese per il servizio militare obbligatorio: focus su donne e migranti!
L'articolo mette in luce l'attuale dibattito sulla reintroduzione del servizio militare obbligatorio in Germania, richiesto dai maggiori esperti economici per combattere la carenza di manodopera qualificata e garantire la capacità di difesa. Vengono discussi anche i vantaggi e le sfide, soprattutto per le donne e i migranti.

Lotte delle imprese per il servizio militare obbligatorio: focus su donne e migranti!
Il dibattito sulla reintroduzione del servizio militare obbligatorio in Germania si è fatto più intenso, soprattutto alla luce della carenza di manodopera qualificata, considerata uno dei maggiori problemi per le aziende tedesche. I leader di vari settori sostengono sempre più l’idea come un modo per garantire sia la pace che la libertà in mezzo alle tensioni geopolitiche, in particolare con la Russia. Oliver Zander, capo dell'associazione dei datori di lavoro Gesamtmetall, sottolinea che la Bundeswehr non può contare solo sui volontari per aumentare il numero delle truppe da 180.000 a 260.000 soldati e anche per garantire la capacità di difesa in caso di emergenza a oltre 400.000 soldati. Immagine riferisce che Zander sottolinea la necessità di anteporre gli interessi economici alle richieste di coscrizione.
Un altro argomento di Zander è che la coscrizione obbligatoria è economicamente più vantaggiosa a lungo termine rispetto ai conflitti militari. Anche Christoph Ahlhaus, responsabile delle medie imprese, sostiene questa iniziativa e afferma che l'economia trae vantaggio dai giovani coscritti che vengono formati dalla Bundeswehr e poi lavorano nel settore civile. Zander chiede anche un cambiamento costituzionale che consenta anche alle donne di prestare servizio. Un altro aspetto della sua richiesta riguarda l'impegno dei migranti che hanno acquisito la cittadinanza tedesca nella loro nuova patria attraverso il servizio militare e alternativo.
Prospettive politiche e alternative
Nei dibattiti in corso si è espresso anche il ministro della Difesa Boris Pistorius, che sostiene un modello simile a quello svedese. In Svezia, ogni giovane – sia uomini che donne – viene chiamato alle armi, e solo una parte svolge effettivamente il servizio militare di base. Tuttavia, questo metodo, di nuovo in vigore dal 2018, richiede l’attuazione di maggioranze politiche anche in Germania. l'associazione riservista sottolinea che Eva Högl, commissaria delle forze armate del Bundestag tedesco, è contraria alla coscrizione tradizionale, ma è aperta a modelli alternativi.
Patrick Sensburg sottolinea anche il fatto che la Germania non sarebbe in grado di mantenere la propria capacità di difesa senza il servizio militare obbligatorio. Egli critica l'obiettivo della Bundeswehr di 203.000 soldati come inadeguato e si impegna ad una discussione approfondita sulla logistica e sul supporto. Il professor Carlo Masala sottolinea che esiste un problema di personale all'interno della Bundeswehr e che è essenziale un dibattito efficace sulla coscrizione obbligatoria. Suggerisce inoltre di progettare incentivi per i servizi per renderli più attraenti per i giovani.
Il deputato del Bundestag Robin Wagener si pronuncia invece contro la reintroduzione del servizio militare obbligatorio perché è convinto che ciò non possa risolvere l'attuale problema del personale. Masala lancia un appello alla società affinché sviluppi la consapevolezza della necessità di difesa. Patrick Sensburg ribadisce l’importanza di difendere i valori della libertà e della prosperità, mentre il capitano Jonas Hård af Segerstad, addetto alla difesa presso l’ambasciata svedese, suggerisce di esaminare le sfide legate alla riattivazione della coscrizione obbligatoria.