Le tariffe di Trump in tribunale: Prima vittoria, ma la disputa continua!

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Una corte d'appello ha temporaneamente revocato le tariffe di Trump. La disputa commerciale innesca dibattiti sul potere e sulla costituzione.

Ein Berufungsgericht hat Trumps Zölle vorerst aufgehoben. Der Handelsstreit weckt Debatten über Macht und Verfassung.
Una corte d'appello ha temporaneamente revocato le tariffe di Trump. La disputa commerciale innesca dibattiti sul potere e sulla costituzione.

Le tariffe di Trump in tribunale: Prima vittoria, ma la disputa continua!

Una corte d'appello ha temporaneamente revocato il blocco imposto dal presidente americano Donald Trump su quasi tutte le tariffe. Ciò è stato annunciato il 29 maggio 2025. Il tribunale sta continuando a riesaminare il caso e ha invitato le parti a presentare ulteriori osservazioni. La decisione della Corte del commercio internazionale di New York ha creato difficoltà all’amministrazione Trump poiché ha dichiarato illegali quasi tutte le sue tariffe. Il contesto di questa decisione è sia legale che politico e solleva interrogativi sull'autorità del presidente sulle questioni commerciali.

Ciò che è particolarmente esplosivo è che il tribunale di New York ha revocato il permesso dell’amministrazione Trump di imporre tariffe di vasta portata in riferimento alla legge di emergenza del 1977. Queste tariffe non solo sono state “abrogate”, ma la loro applicazione è stata anche vietata in modo permanente. Questa decisione riguarda quasi tutte le tariffe imposte da quando Trump è entrato in carica nel 2017, e in particolare le tariffe punitive imposte nel “Giorno della Liberazione” all’inizio di aprile. In passato, Trump aveva giustificato le tariffe sulla base dei deficit commerciali dei paesi partner, ma le aveva temporaneamente sospese a causa del crollo dei mercati finanziari.

Le reazioni della Casa Bianca

Critiche le reazioni della Casa Bianca. La portavoce di Trump, Karoline Leavitt, ha definito la decisione un'esagerazione e ha affermato che la giustificazione legale per le tariffe era basata sul buon senso. Ha espresso ottimismo sul fatto che la Corte Suprema alla fine si pronuncerà a favore di Trump. Ha inoltre sottolineato che Trump sta mantenendo la promessa di ridurre il deficit commerciale statunitense, che esiste dal 1975.

Si prevede che la controversia legale passerà attraverso i tribunali poiché il governo degli Stati Uniti ha ora dieci giorni per completare il processo di abrogazione delle tariffe imposte. L'amministrazione Trump intende ricorrere in appello contro la sentenza alla Corte d'Appello degli Stati Uniti. Il consigliere di Trump, Stephen Miller, ha definito la sentenza un “colpo di stato giudiziario”, aumentando ulteriormente le tensioni tra esecutivo e magistratura.

Uno sguardo alle tariffe

Oltre alle tariffe generali del 10% sulle merci provenienti da quasi tutto il mondo, la decisione riguarda anche tariffe specifiche contro Canada, Messico e Cina. Sebbene la maggior parte delle tariffe siano state annullate, rimangono in vigore alcuni supplementi specifici del settore del 25% su automobili, alluminio e acciaio perché non correlati alla legge di emergenza.

Un totale di cinque piccole aziende americane e dodici stati hanno intrapreso azioni legali contro le tariffe e accusano Trump di violare la costituzione. Ciò dimostra le conseguenze di vasta portata che le decisioni di politica commerciale di Trump stanno avendo sull’economia e sul panorama politico americano.

La sentenza della corte evidenzia le tensioni commerciali in corso e le sfide che l’amministrazione Trump deve affrontare nel raggiungere i suoi obiettivi di politica economica. La portata complessiva delle controversie legali diventerà evidente solo con il proseguimento del procedimento. Sarà fondamentale per Trump e la sua amministrazione superare con successo le sfide legali.