Conflitto commerciale UE-USA: la grande debacle tariffaria è imminente?
UE e USA nel conflitto commerciale: progressi e battute d’arresto nei negoziati doganali. Sviluppi attuali dal 16 maggio 2025.
Conflitto commerciale UE-USA: la grande debacle tariffaria è imminente?
I negoziati sul conflitto commerciale tra l’Unione Europea (UE) e gli USA rimangono irrisolti. Anche se non vi è stata alcuna svolta nei colloqui, sono stati compiuti alcuni progressi dopo che gli Stati Uniti hanno messo per iscritto le loro richieste. Ciò è avvenuto in risposta all’offerta della Commissione Europea di risolvere la controversia commerciale, che comprende, tra le altre cose, l’ampia abolizione delle tariffe e ulteriori importazioni di beni statunitensi per un valore di 50 miliardi di euro. Bruxelles ha ora acquisito maggiore chiarezza sui desideri dell’amministrazione americana. Forte Tedeschi del sud Bisognava però tenere conto anche di altri aspetti.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha respinto la proposta della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di abolire le tariffe sui beni industriali. Egli ha definito la proposta inadeguata e ha chiesto maggiori importazioni di energia dagli Stati Uniti dagli Stati membri dell'UE. Ciò dimostra la complessità dei negoziati e le differenze tra le due parti. Inizialmente l’UE aveva offerto un accordo per eliminare reciprocamente tutte le tariffe sui beni industriali, accordo che è stato respinto da Trump in quanto inappropriato. Von der Leyen ha sottolineato che l’UE è pronta a negoziare e che offerte simili sono già state fatte in diverse occasioni, anche nel settore automobilistico. ZDF riferisce che il ministro delle finanze tedesco ad interim, Kukies, ha confermato la sua disponibilità a negoziare con gli Stati Uniti e ha annunciato contromisure.
Le reazioni dell’UE ai dazi americani
Nei colloqui in corso, il commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic ha proposto a febbraio un accordo di libero scambio sui beni industriali, ma finora non ha ricevuto risposte rapide e positive. Ha osservato che gli scambi con gli Stati Uniti richiedono tempo e impegno e che gli Stati Uniti vedono le tariffe come una misura correttiva. L'incertezza derivante dalla politica tariffaria del governo americano ha già provocato massicce perdite sulle borse asiatiche, in particolare sull'indice Nikkei di Tokyo.
Inoltre, l’UE potrebbe teoricamente adottare misure contro i servizi e le offerte digitali statunitensi. Tuttavia, i 27 Stati membri dell’UE non sono d’accordo su questo tema. Il ministro federale dell’economia ad interim Robert Habeck ha messo in guardia contro gli accordi nazionali individuali con Trump e ha sottolineato la necessità di unità tra gli Stati dell’UE. Il ministro del Commercio irlandese Simon Harris ha espresso preoccupazione per il fatto che le misure contro le società digitali statunitensi potrebbero rappresentare un'escalation, soprattutto perché grandi aziende come Apple e Google hanno sede in Irlanda.
Paesi come l’Italia e la Spagna chiedono una risposta moderata alle tariffe statunitensi. In questo contesto, Von der Leyen ha dichiarato che saranno messi sul tavolo tutti gli strumenti per rispondere alle tariffe statunitensi, comprese eventuali misure contro le aziende digitali. Le difficoltà e la mancanza di progressi nei negoziati illustrano la complessità della questione e i diversi interessi in gioco.