Economia italiana alla Meloni: cresce l’intervento dello Stato!
La politica economica italiana di Giorgia Meloni: si intensifica l’intervento statale. Costi e sfide al centro.
Economia italiana alla Meloni: cresce l’intervento dello Stato!
Sotto la guida del Primo Ministro Giorgia Meloni, a partire dall’ottobre 2022 lo Stato italiano ha aumentato significativamente il proprio intervento nell’economia. Ciò rientra in una strategia globale di politica economica volta a salvaguardare gli interessi nazionali e a proteggere il patrimonio economico italiano. [NZZ] riferisce che il regolamento Golden Power consente allo Stato di impedire acquisizioni indesiderate, indipendentemente dalla provenienza dell'acquirente.
La tradizione dell’intervento statale nell’economia italiana risale a molto tempo fa. Fino agli anni ’90, l’Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI) aveva sotto controllo gran parte dell’economia. Questa storia si riflette anche nei casi attuali, come quello delle Acciaierie d’Italia, meglio conosciute come Ilva, fondata nel 1965. Questa società è già costata ai contribuenti circa 20 miliardi di euro e riceve attualmente 400 milioni di euro di aiuti transitori mentre è guidata da tre commissari statali. Nonostante la prevista privatizzazione, il governo di Roma vuole mantenere una quota di minoranza.
Esempi di intervento pubblico
Un altro esempio di sostegno statale è la compagnia aerea ITA, nata dall’ex Alitalia e costata ai contribuenti almeno 20 miliardi di euro dagli anni ’70. La vendita a Lufthansa è avvenuta solo con il sostegno degli aiuti statali.
Anche il Monte dei Paschi di Siena (MPS) riceve un significativo sostegno governativo. Tra il 2017 e il 2022 sono stati messi a disposizione dell'istituto complessivamente 7 miliardi di euro. Mps sta ora pianificando l'acquisizione di Mediobanca, sostenuta da Roma nonostante gli osservatori abbiano espresso preoccupazioni. Condizioni altrettanto rigorose si possono osservare in relazione all'acquisizione della Banca BPM da parte di Unicredit, che potrebbero rendere il progetto non redditizio.
- Ilva (Acciaierie d’Italia): Bisherige Kosten: 20 Milliarden Euro; erhält 400 Millionen Euro Übergangshilfen.
- ITA (ehemals Alitalia): Kosten in den letzten Jahrzehnten: Mindestens 20 Milliarden Euro.
- Monte dei Paschi di Siena: Kapitalspritze 2017: 5,4 Milliarden Euro; 2022: 1,6 Milliarden Euro.
Distorsione del mercato attraverso l’intervento del governo
Un ulteriore passo significativo del governo italiano è stato l'intervento presso Pirelli, dove sono stati ridotti i diritti del principale azionista cinese Sinochem. Inoltre Poste Italiane è diventata il maggiore azionista di Telecom Italia (TIM) con il 24,8%, una posizione che difficilmente sarebbe stata possibile senza il sostegno del governo.
Anche il governo italiano spinge per la sostituzione dell'amministratore delegato di STMicroelectronics per tutelare gli interessi nazionali. Questi numerosi interventi statali sono spesso giustificati con l’argomentazione di proteggere gli interessi nazionali e garantire posti di lavoro. Ma assicurano anche che molti investitori siano scoraggiati dalla potenziale resistenza del governo.
L’Italia ha partecipazioni in varie società, tra cui Eni, Enel, Saipem, Webuild, Fincantieri e Leonardo, tutte influenzate dal controllo statale. Tuttavia, negli ultimi decenni, gli interventi governativi hanno comportato costi elevati per i contribuenti senza arrestare il declino delle imprese o migliorare in modo sostenibile la competitività dell’economia italiana. [IADCLaw] rileva che la tendenza in corso verso un maggiore intervento del governo pone sia rischi che sfide per il futuro sviluppo dell’economia.