Merz annuncia una svolta nella politica economica: crescono le critiche dell'opposizione!
Il cancelliere Merz annuncia un cambiamento nella politica economica; L'opposizione lo accusa di non aver mantenuto la parola data. Analisi della situazione attuale.
Merz annuncia una svolta nella politica economica: crescono le critiche dell'opposizione!
Il 9 luglio 2025 al Bundestag il cancelliere Merz interverrà nel dibattito generale sul bilancio e annuncerà una svolta nella politica economica della Confederazione. Egli sottolinea che sono state gettate le basi per ulteriori investimenti e che l'umore nel paese sta migliorando. Merz ha anche annunciato che la Germania assumerà nuovamente la responsabilità di leadership in Europa in termini di politica estera. Un elemento centrale del suo discorso è l'impegno a sostenere l'Ucraina nella lotta contro la Russia. Ciò è di grande importanza, soprattutto in considerazione delle attuali sfide geopolitiche.
Tuttavia, l'opposizione ha reagito in modo critico agli annunci di Merz e lo ha accusato di non aver mantenuto la parola data. Il capogruppo dei Verdi Dröge critica il fatto che Merz abbia promesso una riduzione delle tasse sull'elettricità per tutti, ma non l'abbia attuata. Anche la capogruppo parlamentare dell'AfD Weidel esprime la sua contrarietà e spiega che Merz porta avanti la politica del governo a semaforo. Ciò che è particolarmente significativo è la sua accusa secondo cui lo “smantellamento del freno all’indebitamento” sarebbe la più palese violazione di parola da parte della Cancelliera. Inoltre, il leader del partito di sinistra Reichinnek sottolinea che il bilancio previsto allargherebbe il divario tra ricchi e poveri.
La spesa sociale in Ucraina
L’elevata spesa sociale in Ucraina comporta obblighi e rischi finanziari. La spesa sociale effettiva ammonta addirittura a quasi il 30% del PIL. La spesa pubblica in Ucraina supera il 40% del PIL, il che si traduce in problemi cronici nella formazione del risparmio. Un problema che preoccuperà maggiormente l’Ucraina nei prossimi anni è quello dei pagamenti delle pensioni, che rappresentano dal 15 al 17% del PIL e dal 55 al 70% della spesa sociale. Ciò è in contrasto con paesi comparabili dove i pagamenti delle pensioni rappresentano solo il 30-50% della spesa sociale.
Riforme e sfide
In Ucraina viene sempre più sottolineata la necessità di riformare i pagamenti pensionistici e la spesa sociale. Il Fondo monetario internazionale (FMI) prevede entro la fine del 2016 tagli moderati alla spesa sociale pari a circa il 21% del PIL, con risparmi soprattutto nel settore delle pensioni. Tuttavia, i blocchi politici e i gruppi di veto rendono difficili le riforme sociali, rendendo difficile l’attuazione di tali tagli.
In un contesto globale in cui l’Ucraina si trova ad affrontare sfide enormi, l’importanza di una sana politica fiscale diventa chiara. Mentre la Germania cerca una svolta nella politica economica sotto la guida di Merz, l’Ucraina ha urgente bisogno di riformare le proprie strutture di politica fiscale per far fronte agli obblighi finanziari a lungo termine. Il perdurare di un’inflazione elevata potrebbe ridurre ulteriormente la spesa sociale reale e rappresenta un rischio aggiuntivo.
Anche le politiche sociali italiane e di altri paesi europei dovrebbero attirare l’attenzione su questi sviluppi, poiché le sfide sociali hanno sempre più un impatto oltre i confini nazionali. L’Europa meridionale e orientale si trova ad affrontare sfide finanziarie simili, aggravate dall’instabilità geopolitica.