Il nuovo decreto di Putin: pericolo per la NATO e futuro cupo per la Russia!
L’economia russa è sotto pressione a causa delle sanzioni e delle spese belliche. Gli esperti avvertono di crisi e possibili attacchi alla NATO.
Il nuovo decreto di Putin: pericolo per la NATO e futuro cupo per la Russia!
La guerra in Ucraina rimane una questione centrale nelle relazioni tra Russia e Occidente. Attualmente c'è forte Mercurio Non si vede la fine dei combattimenti mentre il presidente russo Vladimir Putin intende intensificare la sua offensiva militare. Gli esperti avvertono di un possibile attacco contro un membro della NATO, soprattutto nella regione al confine con la Finlandia. Nonostante le dichiarazioni di Putin sulla pace negoziata, gli esperti le vedono come manovre tattiche per massimizzare i vantaggi militari.
Il 30 maggio 2025 Putin ha firmato un controverso decreto che concedeva ampi poteri al governo russo. Permette al governo di revocare i diritti di azionista delle società di difesa se non adempiono al contratto di difesa statale. Inoltre, il Ministero dell'Industria e del Commercio potrà nominare una società di gestione centrale delle imprese, che copra sia le imprese civili che quelle militari.
Situazione militare e sfide economiche
L’economia russa si trova ad affrontare sfide enormi. Come bpb sottolinea, la guerra ha comportato la trasformazione del commercio estero e del sistema finanziario attraverso le sanzioni occidentali e l’aumento delle spese militari, il che equivale a un doppio onere. Nonostante la stabilità iniziale nel primo anno e mezzo di guerra, si scopre che ciò è avvenuto a scapito della prosperità a lungo termine della popolazione russa.
Le sanzioni imposte dall’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022 limitano massicciamente la Russia. Ne risente l’accesso ai sistemi finanziari occidentali e alle riserve valutarie, che ammontavano a circa 300 miliardi di dollari. Inoltre, si è verificato un drastico aumento dell’inflazione, che nell’aprile 2022 era pari al 17,8%. Tali shock economici hanno portato a una situazione di offerta tesa per i beni di consumo.
La rotta di Putin: militarizzazione o crisi?
Vi sono prove sempre più evidenti che Putin non solo vuole una lunga guerra in Ucraina, ma crede anche nel successo militare per preparare la società a un conflitto prolungato. Tuttavia, i costi della guerra sono insostenibili, il che sta già mettendo a dura prova le capacità finanziarie della Russia.
Nel 2023, il bilancio della difesa ammontava a oltre 6mila miliardi di rubli (circa 300 miliardi di dollari), ma la dipendenza dai prezzi dell’energia e l’inflazione dilagante, passata dal 2,3% nell’aprile 2023 al 5,7% nel settembre 2023, gettavano un’ombra sulla stabilità economica. Molte persone lasciano la Russia e la disoccupazione ufficiale è pari al 3%, mentre si nota una contrazione del mercato del lavoro.
Gli analisti vedono le nuove misure di Putin e la sua retorica pubblica come un segno di una militarizzazione più radicale dell'economia. Resta la questione se Putin sarà in grado di gestire la situazione nel conflitto ucraino o sul fronte NATO dopo un’eventuale ulteriore escalation.