Freno all’indebitamento in Germania: protezione del clima o caos finanziario?
Il 21 giugno 2025 il Bundestag discuterà dell’ampliamento del freno all’indebitamento per finanziare gli investimenti climatici.
Freno all’indebitamento in Germania: protezione del clima o caos finanziario?
Il 21 giugno 2025 in Germania è scoppiato un nuovo dibattito sul finanziamento della protezione del clima. A marzo il freno all’indebitamento previsto dalla Legge fondamentale, in particolare dagli articoli 109 e 143h, è stato allentato da una maggioranza rosso-nera-verde al Bundestag. Ciò è stato fatto con l’obiettivo di creare entro il 2045 più spazio per gli investimenti necessari nelle infrastrutture e nella neutralità climatica. È stato istituito un fondo speciale finanziato con debito fino a 500 miliardi di euro, che verrà utilizzato a questo scopo in futuro. Ma i critici temono che gli obiettivi climatici potrebbero effettivamente essere ostacolati dal nuovo regolamento.
Le aggiunte previste dal fondo speciale al Fondo per il clima e la trasformazione (KTF) ammontano a 100 miliardi di euro, che potranno essere utilizzati per investimenti e prestiti privati, ad esempio per l’acquisto di auto elettriche. Dal 2016, circa 2,1 milioni di auto elettriche e ibride plug-in sono state sostenute attraverso bonus ambientali, per un costo di circa dieci miliardi di euro. Inoltre, dal 1994 la tutela dell’ambiente e del clima è fissata come obiettivo statale nella Legge fondamentale tedesca. Questo obiettivo è stato sostenuto dalla decisione sul clima del 2021 della Corte costituzionale federale, che richiede un’interpretazione giuridica della neutralità climatica.
Le esigenze di investimento sono aumentate notevolmente
La situazione attuale dimostra che la protezione del clima in Germania è diventata in realtà un importante cantiere finanziario. Secondo le stime degli istituti di ricerca nei prossimi dieci anni il fabbisogno aggiuntivo di investimenti ammonterebbe ad almeno 600 miliardi di euro, il che corrisponde ad un fabbisogno annuo di circa 60 miliardi di euro. Alcuni esperti stimano addirittura che si aggiri intorno ai 100 miliardi di euro all’anno. In confronto, l’attuale bilancio federale ammonta a 450 miliardi di euro all’anno, il che illustra l’entità del problema.
Ulrich Klüh dell'Università di Scienze Applicate di Darmstadt descrive le stime come prudenti e chiede prestiti come mezzo di finanziamento. La Germania beneficia attualmente dei bassi tassi di interesse sul debito, il che ispira fiducia nei mercati finanziari. Se gli investimenti non sono sufficienti, avvertono esperti come Matthias Kalkuhl del PIK, potrebbero verificarsi gravi danni climatici e instabilità politica.
Le sfide del freno all’indebitamento
Il freno all’indebitamento previsto dalla Legge fondamentale rappresenta un ostacolo notevole alla concessione di nuovi prestiti. Mentre la sinistra chiede l’abolizione di questo regolamento, l’Unione, il FDP e l’AfD chiedono che venga mantenuto. SPD e Verdi, invece, stanno pianificando riforme e stanno considerando un “Fondo Germania” per finanziare gli investimenti necessari attraverso prestiti. Eventuali nuove coalizioni potrebbero anche prendere in considerazione la creazione di un debito dedicato al clima e alla sicurezza. Ulrich Klüh, invece di nuovi budget straordinari, auspica l'abolizione del freno all'indebitamento.
Il Consiglio di esperti per le questioni climatiche ha già valutato inadeguati i requisiti legali per la protezione del clima. Regolamenti e linee guida potrebbero offrire alle ONG maggiori opportunità di intentare causa, il che potrebbe portare a ritardi e costi aggiuntivi. Inoltre i nuovi requisiti limitano la libertà di progettazione dei richiedenti. La sfida resta quella di trovare un equilibrio tra gli investimenti necessari e i rigorosi requisiti finanziari.